Giovanni Albanese della Gazzetta dello Sport ha parlato in diretta ai microfoni di Tv Play.
OBIETTIVO È SEMPRE STATO QUALIFICAZIONE IN CHAMPIONS – “Il tema allenatore della Juventus nella prossima stagione diventerà caldo nelle prossime settimane. Abbiamo già delle linee guida che andranno a scandire questa cosa. Da qui fino al raggiungimento dell’obiettivo chiesto a Max Allegri non si parlerà di un nuovo allenatore. L’obiettivo richiesto era la qualificazione alla Champions League partendo con un organico ringiovanito che deve chiaramente aprire un nuovo ciclo. Fin qui siamo dentro l’obiettivo. Negli ultimi mesi il percorso della Juve ha portato a pensare di poter andare anche oltre. Il sogno scudetto non è stato nascosto dai giocatori, ma sia i dirigenti che lo stesso allenatore sono sempre rimasti coi piedi per terra. Quando sarà ufficiale la partecipazione alla prossima Champions League avverrà un confronto. Oggi Allegri ha un contratto fino al 2025 e la totale fiducia ella proprietà, non dovesse essere lui a fare un passo indietro la società è messa nelle condizioni di proporre un rinnovo, in linea a quello proposto a tutti gli altri tesserati, quindi al ribasso. Allegri oggi guadagna 7 milioni più bonus che possono farlo arrivare fino a 9 e in caso di rinnovo potrebbe essere fino al 2026 con una parte fissa spalmata, ma bonus molto più alti”.
GIUNTOLI È DALLA PARTE DI ALLEGRI – “Allegri è stata espressione della proprietà e Giuntoli quando è stato ingaggiato l’estate scorsa non è entrato nel merito della guida tecnica, ma è stato uno di quelli che ha consolidato la posizione del tecnico, nel senso che per sua stessa ammissione, in sede di colloqui con la proprietà per prendere in mano l’area tecnica della Juventus, tra i punti forti che ha messo sul tavolo per avanzare la sua candidatura c’era l’idea di dare continuità al progetto tecnico con Massimiliano Allegri, ritenendolo il migliore allenatore anche per via di un contratto comunque piuttosto pesante.
Al momento la posizione di Giuntoli a me risulta sia più vicina ad Allegri che verso il cambiamento, poi c’è da capire la posizione di Allegri rispetto alla proposta che gli sarà fatta dalla società. Al momento non abbiamo segnali di un Allegri che vorrebbe farsi da parte, però è anche vero che in questo momento l’allenatore sta pensando al campo e quindi bisogna aspettare per capire poi quale sarà la reale posizione di Allegri rispetto a quello che gli sarà proposto. L’altro aspetto è che il consolidamento dell’azienda Juventus che entrerà più nel vivo il prossimo anno, quando il club rientrerà in Champions League, questo comunque metterà la Juventus nella condizione di dover fare attenzione ancora ai conti l’estate prossima sul mercato e quindi in questo momento l’eventuale cambiamento porterebbe anche a fare delle scelte rischiose. Oggi l’idea di dare continuità allo sviluppo tecnico che si sta portando avanti è più forte rispetto alla possibilità di azzerare il lavoro fatto che ha cominciato Allegri”.
RINNOVO AL RIBASSO E MERCATO RIDOTTO – “L’estate scorsa potevamo sicuramente parlare di un contratto importante perché che l’esonero di Allegri l’estate scorsa sarebbe venuto a costare davvero tanto, attorno ai 35 milioni. Adesso non è più una questione economica, bensì una che ti metta nella possibilità di trovare un accordo d’uscita con con Allegri ma anche poi dover puntare su un allenatore che ti deve garantire la continuità e i risultati di questo progetto in questo momento. L’azienda Juventus ha affrontato la parte peggiore e considerato che comunque ha fatto anche l’aumento di capitale per 200 milioni, ha ritrovato equilibrio e anche una continuità rispetto al lavoro tecnico che è stato svolto perché poi fino a 2-3 settimane fa c’era tantissimo entusiasmo pensando a inter-Juventus come scontro diretto. È chiaro che queste valutazioni poi si dovranno fare a fine stagione con tutti gli elementi a disposizione, perché oggi potrebbe essere una valutazione fin troppo parziale nel bene o nel male. In questo momento da una parte c’è l’idea di dare continuità al lavoro tecnico di Allegri anche nella dimensione europea, con un mercato comunque ridotto nei bacini da cui poter attingere per la parte economica davvero ridotti, però comunque avere continuità del lavoro potrebbe dare un risultato positivo. Oppure fare una scelta differente, magari creare sicuramente dell’entusiasmo per una nuova guida tecnica, però il rischio di non riuscire a dare continuità a quello che in questo momento invece sta garantendo la sostenibilità del progetto”.
IL PESO DELLA COPPA ITALIA – “L’estate scorsa ad Allegri è stato chiesta la qualificazione alla prossima Champions League e l’auspicio di provare a vincere un trofeo, è chiaro che oggi la Juventus ha la possibilità concreta di pensare a vincere la Coppa Italia e dovrà provarci fino all’ultimo, ma quello che potrebbe sporcare più la valutazione sull’operato di Allegri potrebbe essere un finale di stagione brutto, perché fino a due tre settimane fa le valutazioni erano tutte positive. Anche perché si stava andando oltre i risultati sperati, nelle ultime tre partite ci sono stati dei risultati negativi, ciò non vuol dire che tutto il buon lavoro fatto in precedenza viene buttato, ma adesso bisogna prendere un certo tipo di strada. Anche perché al di là della qualificazione alla prossima Champions League la Juventus avrà l’opportunità di chiudere in un posizionamento migliore rispetto all’anno scorso, con più punti rispetto all’anno scorso e ancora di più con quella percezione che dare continuità al progetto tecnico possa tornare molto più utile, che cambiare e questo credo possa sporcare più le valutazioni in senso nell’altro nei confronti dell’operato di Massimiliano Allegri”.
CHIESA PUÒ ESSERE ARRIVATO AL CAPOLINEA – “Per quanto riguarda i giocatori che sono a fine corsa credo Alex Sandro andrà ai saluti considerato che è in scadenza, però ci sono altri giocatori che secondo me di fronte a delle offerte potrebbero lasciare. Io farei molta attenzione a McKennie, che è protagonista di un’ottima stagione, però credo la Juventus vorrà fare comunque mercato in mezzo al campo, così come credo che l’esperienza di Chiesa in questo momento rischi di giungere al capolinea a breve. Se non dovesse trovare un’intesa per il prolungamento e non dovesse trovare le condizioni per un cambio di passo. Io credo che il Chiesa di oggi voglia dimostrare di essere quel top player che lui vuole essere anche di fronte a delle richieste importanti per per rinnovare il contatto con la Juventus. Quindi credo che in questa fase Chiesa sia davvero il giocatore che sta venendo a mancare nello sviluppo stagionale della Juventus e su altri giocatori è chiaro che poi le scadenze potrebbero fare la differenza. La Juventus farà sicuramente mercato in uscita, forse con qualche giovane che in questo momento sta crescendo altrove, uno su tutti Soulé. Ci sono intermediari che stanno lavorando su più fronti, non solo l’Inghilterra Io credo si debba fare molta attenzione alla Germania in questo momento”.