Per questo appuntamento con POV abbiamo chiesto al giornalista Stefano Benzi un’analisi sull’impatto delle coppe sulla corsa scudetto.
COPPE E SCUDETTO – “Eppure poteva essere l’anno della Juventus… La sconfitta della Juve contro l’Udinese dimostra una volta di più che la squadra di Allegri non vale quella di Conte. Un punto in tre partite. E la Juventus si scopre in crisi. Più lontana dall’Inter capolista e vincente a Roma, insidiata dal Milan che nelle ultime tre giornate ha rimontato ben sei punti alla squadra di Allegri”.
PARADOSSO COPPE – “Paradossale che proprio in questi giorni in cui si torna a parlare di coppe europee la Juventus si ritrovi in tale difficoltà. Eppure è dall’inizio dell’anno che si dice che se c’è una squadra in grado di dare fastidio all’Inter questa dovrebbe essere proprio la Juve. Soprattutto perché non gioca le coppe. Era da dodici anni che la Juve non saltava i suoi impegni europei. E vale la pena ricostruire quella che fu un’annata davvero significativa che un po’ tutti i tifosi bianconeri speravano si potesse anche replicare”.
LA PRIMA JUVE DI CONTE – “Stagione 2011-12. La Juve arrivava da una stagione disastrosa, settimo posto nel campionato vinto dal Milan ed esclusa da tutte le competizioni europee. Non per una sentenza ma per una campionato decisamente al di sotto di qualsiasi aspettativa. Arriva Antonio Conte che ribalta la squadra come un calzino: è la prima stagione del tecnico salentino. É la stagione del gol fantasma di Muntari contro il Milan all’epoca allenato da Allegri e reduce dal titolo dell’anno prima. Alla 31esima giornata la Juve va in testa: e non la molla più per vincere con quattro punti di vantaggio. Juventus imbattuta: 84 punti in tutto. Miglior difesa e secondo miglior attacco della stagione di Serie A. Ma a fare la differenza è soprattutto la costanza della Juve di Conte, oltre alla sua consistenza”.
ANALOGIE E DIFFERENZE CON LA JUVE DI 12 ANNI FA – “Quali sono le differenze tra la Juventus di quest’anno e quella di dodici anni fa? Perché le Coppe non sembrano rallentare l’Inter e il riposo europeo non sembra in alcun modo agevolare la Juve? C’è una sola risposta. La Juventus non vale l’Inter. E anche se molti tifosi bianconeri si affidano ai social urlando #allegriout l’impressione è che sia la squadra ad avere parecchi giri in meno rispetto alle previsioni, ma soprattutto rispetto alle necessità”.
PRESTAZIONE AVVILENTE – “Dopo il pareggio imposto dall’Empoli e la sconfitta di San Siro con l’Inter, la Juve cade in casa contro l’Udinese. Non succedeva da maggio. E perde in casa contro l’Udinese che riesce a fare un solo tiro in porta: probabilmente perché la Juve non fa nemmeno quello. Una prestazione avvilente. Che dimostra che i titolari visti ieri (con l’eccezione di Cambiaso, Bremer e Gatti, gli unici dignitosi e Szczesny, senza voto), non valgono assolutamente l’Inter. Male Chiesa, malissimo Milik, gravemente insufficiente Weah, improponibile Alex Sandro. Se la panchina dell’Inter è quasi sempre una soluzione, quella della Juve apre ad altri problemi e riflessioni di inconsistenza. I sette punti di distacco, sei dei quali maturati nelle ultime due settimane, sono lo specchio di una realtà. Allegri in o out la Juve non vale l’Inter. Con o senza coppe europee”.