La dirigenza bianconera sta tracciando i primi contorni in prospettiva della prossima stagione tra incognite, certezze e punti interrogativi: l’analisi.
E’ il momento più complicato nella stagione della Juventus. La mini crisi iniziata con lo striminzito pareggio con l’Empoli, proseguita poi con due sconfitte consecutive rimediate contro Inter e Udinese, hanno nuovamente acceso i riflettori su quale potrebbe essere il futuro bianconero. Se fino a poche settimane fa Allegri sembrava saldissimo sulla panchina della Vecchia Signora, le recenti prestazioni e risultati hanno fatto storcere il naso alla dirigenza. Il tecnico finora aveva dato l’impressione di non sbagliare un colpo, compiendo un autentico miracolo sportivo a restare agganciato ad un’Inter senza dubbio più attrezzata.
Ma proprio sul più bello, e nel momento cruciale dell’anno, la truppa bianconera si è inceppata. Calo fisiologico e qualche assenza di troppo non sono gli unici alibi. In molti, infatti, puntano il dito sulle scelte tattiche operate proprio da Massimiliano Allegri. Contro l’Udinese, soltanto per fare un esempio, sul rettangolo verde si è potuto notare tanto disordine, con un atteggiamento molle, leggero e confusionario. Ancora una volta Max ha preferito lasciare fuori Yildiz, frenando la crescita di un ragazzo che era riuscito a dare alternative differenti allo sviluppo offensivo bianconero. La scelta di Alex Sandro, che saluterà Torino a fine stagione, al posto di un sempre ordinato Rugani assume tutti i contorni di un qualcosa di inspiegabile.
Juventus, tutte le incognite sul futuro
Per la Juventus, quindi, il sogno scudetto sembra essere sempre più lontano e la società sta già lavorando in prospettiva della prossima stagione. Le sorprese, infatti, potrebbero essere tante, e la volontà della proprietà è quella di compiere un ulteriore passo in avanti per avere una rosa ancora più attrezzata sia per il campionato che per le coppe europee. Il tema più caldo riguarda il capitolo cessioni: con i problemi economici che hanno falcidiato la Vecchia Signora nelle recenti stagioni, nessun calciatore è da considerarsi incedibile. Come detto precedentemente un sicuro partente è Alex Sandro, il cui contratto scadrà proprio a fine giugno. Tra gli addii quasi certi potrebbe esserci anche quello di Kostic, ma non solo. Anche il pupillo di Allegri Adrien Rabiot resta un grande punto interrogativo. Senza la possibilità di sfruttare il Decreto Crescita pare piuttosto complicato che la Juventus possa continuare a garantirgli 7 milioni di ingaggio annuali.
Il francese, inoltre, è corteggiato da diversi altri top club europei e potrebbe dunque optare per cambiare aria proprio nella fase di maggior maturità professionale. Stesso discorso per Federico Chiesa: l’accordo sul rinnovo è ancora lontano e l’ex Fiorentina non sembra trovarsi a suo agio nei piani tattici di Massimiliano Allegri. Il suo futuro potrebbe dunque essere con un’altra maglia. Da valutare anche le posizioni dei vari Miretti, Kean, Nicolussi Caviglia, Iling Jr e Milik: tutti calciatori che, in caso di offerte, potrebbero salutare Torino senza troppi problemi. In attesa poi di capire chi siederà sulla panchina bianconera, con Allegri che resta in bilico, l’idea della dirigenza è quella di mantenere uno scheletro di giocatori formato da profili di prospettiva ed esperienza: Szczesny, Bremer, Danilo, Cambiaso, Fagioli, Vlahovic e Yildiz saranno lo zoccolo duro del futuro, per una Juventus che vuole tornare a vincere e primeggiare.