CAPUTI: “CON 18 SQUADRE LA SERIE A HA AVUTO IL SUO PERIODO MIGLIORE”

Nel nuovo episodio della rubrica Tango, il conduttore Massimo Caputi ha dialogato con un grande ex, Stefano Fiore.

SEMPRE PIÙ PARTITE INTERNAZIONALI“Io vedo due aspetti fondamentali in questo momento. Uno è quello tecnico, quindi per un maggiore equilibrio tecnico e di qualità. Perché è indubbio anche guardando la classifica attuale, ma anche la classifica degli anni passati, tolte le ultime tre, da cui ne togli due e ne lasci una, poi tutte le altre invece sono più agganciate alla parte centrale che non alla parte bassa. Quindi questo sarebbe un miglioramento sotto un aspetto tecnico e di qualità del campionato. Secondo aspetto: con l’aumentare di partite a livello anche internazionale aumentano le partite di Champions League, ci sarà il Mondiale del club del 2025, oltretutto si paventa una Superlega, poi c’è la Supercoppa, la Coppa Italia e siccome abbiamo visto quanto sia complicato recuperare eventuali partite, sarebbe meglio avere meno match, che poi sarebbero quattro in meno, non chissà quante. Certo mi rendo conto che c’è un aspetto economico che tutte quante vogliono essere tutelate, io capisco che bisogna curare l’orticello e gli interessi propri, ma qui non stiamo parlando di un interesse di un singolo parliamo di interesse collettivo”.

IL MOMENTO MIGLIORE DELLA SERIE A – “È vero che era un momento completamente diverso, ma il caso vuole che quando passammo dalle 16 alle 18 squadre, in quell’arco di tempo abbiamo vissuto il momento migliore del calcio italiano. Ora non so se e quanto sia coinciso anche con una situazione economica diversa da quella attuale, però è un dato”.

C’È SEMPRE UNA SQUADRA MOLTO PIÙ FORTE DELLE ALTRE – “Io mi rendo conto che il calcio è cambiato, quindi non è che si vuole per forza tornare indietro e pensare al passato e va visto il presente guardando al futuro. Una discriminazione fondamentale in questi anni e anche profonda l’ha data però la partecipazione alla Champions. Oggi chi va in Champions e ci va con costanza ha un vantaggio economico che è paragonabile, non c’è partita e a mio avviso quello che ci deve preoccupare è che, magari sarà un caso, ma son già due campionati dove c’è una squadra decisamente più forte, poi ce n’è una che gli sta dietro, fino a poco fa la Juventus ma l’anno scorso neanche quello c’era dietro al Napoli e poi ci sono sei o sette squadre che lottano per il quarto posto Cioè questo secondo te è un campanello d’allarme”.

AGENZIE DI BETTING DEVONO PAGARE“Pur essendo convinto che bisogna combattere il fenomeno della ludopatia e su questo non ci sono dubbi e anzi bisogna probabilmente fare ancora di più, però non permettere al sistema calcio di poter usufruire di un qualcosa che vive attraverso se stesso non ha senso. Al calcio dalle agenzie di betting non arriva nemmeno l’1%”.

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