Chris Smalling fa ancora preoccupare la Roma: il nuovo allarme allunga il calvario del difensore e rischia di compromettere il suo rientro.
A distanza più di cinque mesi dall’ultima volta nella lista dei convocati della Roma è riapparso il nome di Smalling, riportato in panchina nel big match perso contro l’Inter. Un segnale di speranza per il difensore inglese, il cui recupero è diventato quasi un mistero a Trigoria dopo il tantissimo tempo trascorso in infermeria lontano dal campo.
Una grave perdita per i giallorossi, considerando che dal suo arrivo e fino alle prime tre partite di questa stagione, era un pilastro inamovibile della squadra. La conferma della sua importanza è arrivata la scorsa estate quando la società ha deciso di rinnovargli il contratto con un biennale fino a giugno 2025 per toglierlo anche dal mercato.
Una scelta molto chiara e di continuità col 34enne che infatti anche quest’anno ha cominciato a giocare titolare agli ordini di Mourinho prima di farsi male e sparire completamente dalla scena. Poi sabato, dopo le indiscrezioni in conferenza di De Rossi, si è finalmente rivisto all’Olimpico ma un nuovo allarme è tornato a preoccupare l’ambiente.
Nella partita contro l’Inter sono riusciti fuori tutti i limiti della Roma che, dopo tre vittorie di fila contro avversari di basso rango, è implosa di fronte alla squadra più forte del campionato subendo quattro gol e una dolorosa rimonta. La strada per una definitiva rinascita è ancora lunga e sicuramente la mancanza di Smalling in difesa continua a farsi sentire, forse ancora per molto.
Da Trigoria infatti non arrivano buone notizie per i giallorossi che hanno registrato l’ennesimo stop dell’ex Manchester United, fermatosi nuovamente dopo aver intravisto la luce in fondo al tunnel. Da qualche giorno il classe ’89 era tornato ad allenarsi regolarmente col gruppo ma, in vista della preparazione al prossimo match col Feyenoord di Europa League, qualcosa è andato storto.
Nello specifico il giocatore si è bloccato durante la seduta, interrompendo il lavoro a metà dell’opera prima di prendere da solo la strada verso lo spogliatoio. Una decisione a sorpresa, presa di sua spontanea volontà, probabilmente per un fastidio fisico o timore di subire infortuni a causa del campo pesante dopo l’abbondante pioggia. Di certo non è un buon indizio in vista di un suo possibile rientro che a questo punto potrebbe essere rimandato e trasformarsi quasi in un miraggio quando ormai si è superato il giro di boa.
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