Il presidente del Milan ha toccato diversi argomenti tra attualità e futuro, che riguardano i rossoneri ma non solo.
Il Milan continua la sua striscia positiva e mentre qualcuno tra gli addetti ai lavori addirittura prova a immaginare un ritorno in corsa per lo scudetto, nell’ambiente rossonero regna la calma ed il realismo. La coscienza della distanza che separa il Diavolo dall’Inter è intatta e la parola d’ordine è pensare una partita alla volta. Nel frattempo però piovono conferme per l’uomo più in discussione dell’ultimo anno milanista: Stefano Pioli.
Alle conferme di stima da parte dell’amministratore delegato Furlani e soprattutto di Zlatan Ibrahimovic, si è unito anche il presidente Paolo Scaroni. Intervenuto questa mattina a Radio 1 infatti il dirigente ha ribadito la totale fiducia nei confronti di Pioli, che con gli ultimi risultati si sta ulteriormente rafforzando. Aggiungendo anche un perentorio “Calma piatta su questo fronte” che sembra indirizzato soprattutto a spegnere le infuocate indiscrezioni su un accordo raggiunto con Antonio Conte per la prossima stagione.
Lo sguardo al futuro però il presidente milanista ce l’ha per un altro tema che sta tenendo particolarmente banco gli ambienti del calcio milanese e non solo: lo stadio. Dagli aggiornamenti sul futuro di San Siro al commento sull’ultima proposta del sindaco di Milano Beppe Sala, ma soprattutto lo stato sui lavori per San Donato e una battuta che toglie un po’ di tranquillità ai tifosi.
È uno Scaroni soddisfatto quello che parla dei recenti risultati del Milan sul campo, anche se quando si parla di “campo” il discorso non può che traslare inevitabilmente sull’argomento stadio. Un terreno su alcuni punti ancora scivoloso, come quando si affronta il tema ristrutturazione di San Siro proposto dal sindaco Sala.
“Il sindaco di Milano ci ha chiesto di fare un ultimo tentativo per vedere se è possibile una ristrutturazione, magari leggera, dello stadio di San Siro – ha dichiarato Scaroni – su questo aspetto sono piuttosto negativo, non riesco a capire come si faccia a fare dei lavori importanti in un impianto che ogni settimana ospita 70mila persone. Tecnicamente è un tema difficile da affrontare, ma visto che ce lo chiede il sindaco noi rispettiamo le sue volontà“.
Quando l’argomento si sposta sul progetto San Donato però Scaroni si fa sfuggire una considerazione che gela un po’ i tifosi. “Abbiamo comprato i terreni, abbiamo avuto una decisione favorevole preliminare da parte del Comune di San Donato, abbiamo tutta una serie di passaggi che riguardano la Regione e altri enti locali – dice il presidente milanista che però poi aggiunge – Siamo relativamente ottimisti, anche se in Italia essere ottimisti sulla costruzione degli stadi è un compito piuttosto arduo. Andiamo avanti, abbiamo bisogno di un nuovo stadio“.
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