Se i calciatori di Serie A fossero le canzoni di Sanremo: abbiamo scelto i protagonisti del nostro campionato ed affibbiato loro un brano dell’Ariston
Il day after è il giorno dei commenti, anche delle polemiche e delle critiche. La vittoria del Festival di Sanremo è finita ad Angelina Mango, che grazie al voto della sala stampa è riuscita a ribaltare il televoto che, con un vero e proprio plebiscito, aveva incoronato Re Geolier, con il 60% delle preferenze.
La figlia d’arte, esplosa definitivamente l’anno scorso nella scuola di “Amici”, ha chiuso con il 40,3% del totale a fronte del 25,2% del rapper napoletano. Una serata finale che ha premiato Amadeus, capace di tenere incollati davanti alla tv oltre 14milioni di telespettatori, con uno share pazzesco del 74,1%.
Il Festival di Sanremo, un po’ come il calcio, unisce ma divide anche, generando opinioni e fazioni. Noi abbiamo provato con un gioco davvero simpatico, abbinando alcuni dei 30 successi ascoltati nell’ultima settimana all’Ariston con i protagonisti della nostra Serie A.
L’islandese è ormai un punto fermo del gioco del Genoa; nove gol in 21 gare di campionato per il trequartista ma anche esterno offensivo scandinavo, il gioiello del Grifone che sta stupendo. E la sua valutazione è già oltre i 30 milioni . Appena 18 anni, invece, per il turco autore di un gol in 13 gare ed esploso negli ultimi mesi con la maglia della Juve, tanto da trovare sempre più spazio con Allegri.
Il georgiano non sta ripetendo i numeri della scorsa stagione ma è ugualmente un talento cristallino in grado di fare la differenza, come visto contro il Verona sette giorni fa. Già, ma perché Click boom? L’avete vista l’esultanza dopo gli ultimi gol? Colpi secchi, con le mani a mimare un’arma potente proprio come i suoi piedi.
La canzone vincitrice del Festival di Sanremo: una cumbia, ballo tipico colombiano e chi più di Duvan a rappresentare il Paese sudamericano? Eclettica e vibrante sul palco la bellissima lucana, anche l’attaccante con le sue movenze elude gli avversari e va in gol.
Il miglior portiere della stagione, per distacco. Arrivato in estate a raccogliere l’eredità di Onana, lo svizzero ha chiuso i pali della porta nerazzurra. “Tu no” è la risposta gli attaccanti avversari, come a Lukaku ieri sera.
Difensore aggressivo, decisamente rude. In molti lo paragonano a Chiellini per i modi spicci con cui affronta gli avversari, il cartellino giallo è parte di sé.
Chiedere ai fantallenatori il motivo di tale accostamento. Talenti in grado di spostare gli equilibri in campo, di essere decisivi quando al top della forma. Ma l’infortunio, per loro, è sempre dietro l’angolo.
Italiano di seconda generazione il cantante, “oriundo” ed alfiere della Nazionale azzurra il bomber del Genoa, nato in Italia ma nazionalità transalpina il bomber dell’Inter. “Casa mia, Casa tua, Che differenza c’è? Non c’è. Ma qual è casa mia. Ma qual è casa tua” recita una frase del brano, davvero eloquente.
Berardi ed il Sassuolo in ogni sessione di mercato sembrano doversi dire addio. Ed invece l’esterno resta sempre in neroverde. “Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita. Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita. Lo sanno tutti che, il tempo vola via. Neanche te ne accorgi, che giorno siamo oggi. Soffriamo tutti un po’ di mal di mare e nostalgia“, recita una strofa dei Ricchi e Poveri, accostato alla Juve, il tempo non è eterno.
Il brano preferito al televoto con il 60% delle preferenze. “Se non ci fossi, ti avrei dovuto inventare” recita il brano, un po’ la frase simbolo di tutti i tifosi ineristi per il loro capitano. Capocannoniere della Serie A, sta spingendo l’Inetr allo scudetto.
Ben 10 gol in Serie A al primo campionao, Italia ed Argentina a contenderselo. Soulé è la stella di questa stagione, la Juve proprietaria del cartellino si frega le mani per il possibile guadagno da una sua cessione in estate. Siamo pazzi di lui, perché in campo è proprio un bel vedere.
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