Per la nuova rubrica POV abbiamo chiesto il punto di vista di Mirko Calemme, giornalista di AS, sulla conferenza stampa di De Laurentiis e su Milan-Napoli.
Point Of View, ma più semplicemente POV, raccoglie le considerazioni su un tema caldo che ha alimentato la giornata di ieri, la conferenza stampa di Aurelio De Laurentiis, ma che guarda anche all’immediato futuro con il match di domenica sera a San Siro, che metterà di fronte Milan e Napoli.
Ne abbiamo parlato con Mirko Calemme, corrispondente in Italia del quotidiano spagnolo AS, nonché direttore responsabile del sito SerieANews.com, ma anche collaborattore di Calciomercato.it, TvPla e del giornale tedesco Tz.
“SAREBBE FINITA COME CON BENITEZ” – La conferenza stampa di De Laurentiis è stata importante per confermare i difetti del finale della scorsa stagione. Tornare sul tema di Spalletti e Giuntoli è stato sbagliato, ma il vero errore però non è stato non costringerli a restare come ha detto lui, perché obbligando un allenatore a restare i risultati non arrivano, come successo con Benitez.
“SU SPALLETTI TUTTI SAPEVANO” – Il vero errore è stato non essersi mosso per tempo, perché tutti sapevano che Spalletti voleva andare via, anche De Laurentiis, che però era convinto di riuscire a convincerlo con la forza delle sue argomentazioni e poi abbiamo visto com’è finita. I sospetti o meno sulla FIGC sono relativi.
“I 12 CAMPI NON ERANO CHIACCHIERE” – Oltre a questo tema, che però appartiene al passato, interessante anche quelli centralissimi che riguardano alcuni progetti futuri. Confermato ufficialmente quindi che il Napoli dovrà lasciare Castelvolturno, quindi non erano chiacchiere quelle dei 12 campi. Anche sullo stadio, considerando anche gli Europei, i lavori si dovranno fare per forza.
MILAN-NAPOLI – “Mi aspetto di rivedere un Napoli in versione Supercoppa, abbottonato e con la difesa a 3 se non a 5, che non lascia profondità e cerca il contropiede. Anche con Spalletti il Napoli ha sofferto le imbucate del Milan e le ripartenze. Mi aspetto che Mazzarri riproponga il tipo di calcio visto contro l’Inter in Supercoppa sia col Milan che col Barcellona, anche se a molti non piacerà. Quest’anno però va così.
