Fulvio Collovati, ex giocatore italiano e oggi opinionista, è intervenuto in diretta ai microfoni di TVPlay: le sue dichiarazioni esclusive.
“DE ROSSI E’ ENTRATO NEL CUORE DEI GIOCATORI, PRIMA TROPPO NERVOSISMO” – “Il percorso di De Rossi è stato indubbiamente facilitato da tre partite sulla carta abbastanza abbordabili ma gli inciampi nel nostro campionato succedono anche con le più piccole. Per esempio l’Inter ha perso in casa col Sassuolo. E’ cambiato il clima a Roma, ce più serenità, prima troppo nervosismo non solo in panchina ma anche in campo e automaticamente penso nei confronti dell’allenatore probabilmente aveva sbagliato approccio cosa che non ha fatto De Rossi che conosce la piazza ed è entrato nel cuore di alcuni ragazzi come Pellegrini. Aldilà delle vicende calcistiche o personali è totalmente ritrovato perché era scomparso con Mourinho, è cambiato il modulo che esalta più giocatori”.
“L’INTER E’ LA SQUADRA PIU’ FORTE E VINCE ANCHE NELLE DIFFICOLTA'” – “In tutto questo contesto c’è una Roma che sta bene però incontra l’Inter che anche nelle difficoltà come a Firenze che non è stata una passeggiata ha vinto soffrendo. L’Inter è incanalata in un percorso positivo, sta bene fisicamente ha i giocatori più forti ma le partite vengono stravolte dagli episodi. Se Gonzalez avesse segnato sarebbe finita 1-1 e staremmo ancora parlando di una Juve sempre attaccata a due punti”.
“IL PERICOLO PER LA ROMA PUO’ ESSERE IL TROPPO ENTUSIASMO” – “Avendo giocato nella Roma conosco un po’ l’ambiente dove quando si vince c’è molta felicità. De Rossi è un idolo, immagino già l’entusiasmo per la partita contro l’Inter. A volte però la troppa euforia ti porta a commettere degli errori è stato questo sempre il limite della piazza romana. Non sarà una partita semplice per l’Inter però attenzione che l’Inter è una macchina che sbaglia pochissimo, sa difendersi l’ha dimostrato nelle ultime partite anche se Roma-Inter anche in passato è sempre una partita con tanti gol e non ho mai capito il motivo”.
“IN SERIE A NON CI SONO PIU’ I GRANDI ATTACCANTI. L’UNICO CHE SI SALVA E’ LAUTARO” – “Si segna sempre meno in Serie A, è evidente che c’è una crisi degli attaccanti in Italia. Nella classifica marcatori non vediamo italiani nelle prime posizioni con Scamacca e Immobile entrambi in panchina in Atalanta-Lazio o Retegui che non fa gol da un po’ di partite ma anche prima non aveva grandi numeri. C’è questa tendenza che è consolidata e lo dimostrano i numeri e non è merito delle difese di oggi se gli attaccanti segnano meno. Il Milan è la decima difesa del nostro campionato, subendo 27 gol, ed è terzo in classifica”.