ESCLUSIVA | Ventura: “Il mio Modesto alla Roma? Ha sempre avuto fame. Spalletti, all’Europeo si deve fare risultato”

La redazione di TvPlay.it ha intervistato Gian Piero Venutra per parlare di tanti argomenti dal probabile approdo di Modesto alla Roma, passando per i momenti di Napoli e Cagliari, alla Nazionale di Spalletti.

La notizia più calda della mattinata è sicuramente quella che riguarda il probabilissimo ingaggio da parte della Roma di Francois Modesto. L’attuale direttore dell’area tecnica del Monza, almeno come riportato dal ‘Corriere dello Sport’, è infatti la prima scelta dei Friedkin per il dopo Tiago Pinto.

La redazione di ‘TvPlay.it’, proprio per parlare di Francois Modesto, ha intervistato Gian Piero Ventura, ex allenatore del francese ai tempi del Cagliari. Con l’ex CT si è parlato anche di altre tematiche come Nazionale, Cagliari, Torino e Napoli.

Lei ha allenato Francois Modesto, ce lo può raccontare dal punto di vista caratteriale?

“Stiamo parlando di 20 anni, chiaramente, è cambiato il mondo, ho comunque un ricordo preciso. Era un ragazzo che, al di là delle buone qualità tecniche, aveva personalità, aveva voglia di arrivare. Tutto questo gli ha permesso di ritagliarsi uno spazio a livello dirigenziale. Aveva una personalità molto spiccata”.

Ventura: “Non mi stupisce la carriera di Modesto. Napoli? E’ successo di tutto”

Si aspettava questa sua carriera da dirigente? Cosa ci può dire sul suo possibile approdo alla Roma?

“Non mi stupisce il percorso che ha fatto, perché aveva una grandissima fame già quando era un calciatore. Roma? Non posso dire cosa può dare alla squadra giallorossa. Se dovesse andare alla Roma, gli faccio comunque l’in bocca al lupo”.

Ventura
Intervista a Ventura su Modesto alla Roma e sulla Nazionale (LaPresse) tvplay.it

A proposito di Roma, cosa ci può dire della brutta sconfitta del Cagliari di ieri sera?

“E’ stato un brutto ko, perché non c’è mai stata partita. Non è stato un bel segnale. E’ la terza sconfitta consecutiva, di positivo c’è che anche le altre squadre impegnate nella corsa salvezza stanno facendo molta fatica. Il Cagliari deve sicuramente mettere qualcosa in più rispetto alla sfida contro la Roma. I rossoblù erano più consapevoli ad inizio stagione, mentre ora li vedo in difficoltà”.

Spalletti al prossimo Europeo deve puntare alla difesa del titolo o alla crescita dei giovani per prepararli al meglio per le qualificazioni al Mondiale del 2026?

“In Nazionale si deve fare risultato. Un conto è fare delle amichevoli, dove puoi programmare alcune cose, un conto è un Europeo, dove c’è l’obbligo di fare risultato. Anche se va di pari passo, visto che in questa Nazionale non ci sono tantissimi giocatori anziani. Proprio per questo motivo, oltre ad essere competitiva sin da subito, l’Italia è proiettata verso il futuro, sperando che possa essere il più luminoso possibile. Un grande in bocca al lupo a Spalletti che se lo merita”.

Cosa ci può dire sulla stagione deludente del Napoli che, a sorpresa, ha mostrato molta confusione?

“E’ difficile da spiegare. La squadra, al netto di Kim, è la stessa. Il Napoli aveva 20 punti di vantaggio, mentre ora ne ha 20 dalla prima: sono ben 40 punti di differenza tra sei mesi ed adesso. E’ successo di tutto e di più. Il post Scudetto non è stato gestito benissimo. Rudi Garcia, poi, ha sbagliato l’approccio, affermando che non conosceva come giocava la squadra campione d’Italia. Lo spogliatoio dava la sensazione di non essere più unito, mentre con Mazzarri c’è il tentativo di ricompattarlo: ma la strada è ancora lunga. E’ davvero un peccato”.

Come valuta la stagione del Torino? Juric ha detto che va via se non riesce a centrare l’Europa?

“Quella di quest’anno è la squadra più forte da quando Cairo è presidente, è giusto che Juric dica questo”.

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