Claudio Foscarini, ex giocatore e attuale allenatore, è intervenuto in diretta ai microfoni di B-Time su TvPlay.
“ESONERO MARINO NON SO SE E’ SCELTA GIUSTA, GIOCATORI POCO FUNZIONALI AL SUO CALCIO” – “Non so se sia la scelta giusta esonerare Marino, ma questo è il secondo allenatore che cambiano in stagione ed evidentemente qualcosa non sta andando. Forse non è stata digerita la finale play-off dello scorso anno e si sono portati dietro degli strascichi. Questa ricerca quasi ossessiva della promozione ha fatto sì che si sia creata una tensione troppo eccessiva e negativa, specialmente quando sono mancati i risultati. Marino è un allenatore navigato che conosce bene la categoria e non è facile capire le dinamiche ambientali visto che la squadra c’è. Ho visto giocatori forti in difficoltà e poco funzionali al tipo di gioco, probabilmente Marino non ha avuto calciatori adatti alle sue idee di calcio e questo spesso non viene tenuto in considerazione”.
“DI TACCHIO GIOCATORE FIN TROPPO GENEROSO, CASTORI FA BENE AD AVERE FIDUCIA IN LUI “ – “Di Tacchio (che Foscarini ha avuto ai tempi dell’Avellino nel 2018) è un giocatore che quando viene messo in campo sposa l’idea dell’allenatore e della squadra. E’ molto positivo e generoso, a volte anche troppo, non ti tradisce mai. Un allenatore esperto come Castori è normale che si affidi a un calciatore del genere. Con uno come lui puoi andare in battaglia”.
“CITTADELLA E’ IN UN MOMENTO NO MA LE PRESTAZIONI SONO CONVINCENTI” – “Il Cittadella sta attraversando un momento particolare con tre sconfitte consecutive, però le prestazioni ci sono sempre state. Col Brescia ha sofferto ma non credo abbia giocato malissimo, anzi li reputo anche in salute. In questo momento hanno subito 7 gol in tre partite e stanno segnando poco. E’ una squadra che si è affidata a centrocampisti che andavano a segno mentre nell’ultimo periodo sono gli attaccanti che stanno trovando il gol, ma ultimamente subiscono troppo”.
“ORGOGLIOSO DI AVER FATTO PARTE DEL CITTADELLA, CLUB FAMILIARE E AMBIZIOSO” – “Mi inorgoglisce vedere il Cittadella così in alto. Ho fatto dieci anni meravigliosi lì e ho ancora rapporti di amicizia con la dirigenza e la società. Gorini e il suo secondo allenatore sono stati anche miei giocatori. Io sono orgoglioso di aver scritto una pagina importante di questo club, ma il direttore e il presidente sono lì da tantissimi anni. E’ un ambiente familiare ma allo stesso tempo ambizioso di voler fare bene, stagione dopo stagione. E’ una filosofia corretta che sta portando risultati”.
“SERIE B CAMPIONATO DI QUALITA’ E DEL ‘NON MOLLARE MAI'” – “Sabato ho seguito un po’ tutte le partite e ho visto tanto entusiasmo. Il Parma è una fuori serie in questa categoria, poi ci sono Cremonese e Como. Anche il Brescia è in netta crescita grazie all’esperienza di Rolando Maran. Poi ci sono state partite veramente clamorose tipo Cosenza-Pisa coi toscani che hanno pareggiato all’ultimo o la FeralpiSalò che ha trovato il gol dell’1-1 a tempo scaduto e con due giocatori in meno, o il Parma che ha segnato il gol vittoria allo scadere del big match col Venezia. La Serie B è un campionato di qualità, molto cresciuto rispetto al passato, ma allo stesso tempo non è mai scontato, c’è sempre un bagaglio di sofferenza e del crederci fino in fondo”.
“BASELLI MERITAVA DI PIU’, GIOCATORE DI GRANDE CARATTERE E PERSONALITA'” – “Mi dispiace di questa flessione che ha avuto nella sua carriera, ma Baselli è un giocatore incredibile. Al di là di un fisico un po’ minuto e un ragazzo con grande carattere, personalità e intelligenza, qualità che servono anche per confermarsi in Serie A. Nel 2011-12 Baselli arrivava dall’Atalanta in prestito al mio Cittadella e io mi giocavo una partita fondamentale con l’Ascoli per non andare ai play-out. Puntai su di lui nonostante fosse così giovane, sapevo di poter dargli ampia fiducia: fece una grande partita segnando anche un gol. Lui seppur 20enne aveva tutti i requisiti, sia tecnici che tattici, per assumersi responsabilità del genere”.
“COSENZA SQUADRA ABITUATA A SOFFRIRE, MI ASPETTO POSSA FARE UNO STEP IN AVANTI” – “Ho sempre guardato il Cosenza con simpatia perché ha una squadra interessante e vivace con un grande finalizzatore come Tutino. Pensavo potesse essere un anno travolgente dopo anni di sofferenze, infatti era partito bene poi ha avuto un momento buio, ma una squadra abituata a soffrire prima o poi trova l’annata giusta per togliersi soddisfazioni. Ha una posizione discretamente tranquilla ma ha bisogno di un filotto di risultati per fare uno step ulteriore”.
“SODDISFATTO DELLA STAGIONE CON L’ALBINOLEFFE, MI PIACEREBBE RIENTRARE NEL CALCIO” – “Dopo tanti anni è stato bello rientrare con l’Albinoleffe trovando anche la salvezza ai play-out, poi le strade non sono proseguite, ma a me ha sempre interessato portare a compimento gli obiettivi stagionali. Mi piacerebbe ritornare in questo mondo e in questa giostra che definisco ‘di pazzi'”.