Charles De Ketelaere continua a stupire con la maglia dell’Atalanta: i numeri dell’incredibile rinascita dell’ex giocatore del Milan.
Diversi tifosi pensavano come l’aria di Bergamo potesse fare bene a De Ketelaere, in pochi mesi passato da essere un oggetto misterioso al Milan a nuova stella dell’Atalanta. Forse però in pochi potevano immaginare una rinascita di questo genere da parte del fantasista belga che sembra un altro tipo di giocatore rispetto a quello in maglia rossonera.
Il calcio corre velocemente e non dà tempo di fare giudizi opportuni ma in questi casi si dice che non era scarso prima e nemmeno un fenomeno adesso. E’ vero che il classe 2001 ha fatto tantissima fatica la scorsa stagione ma c’erano anche tanti attenuanti e poi il talento mostrato al Club Brugge non poteva averlo improvvisamente perso.
Sotto la guida di Gasperini sta rimettendo in luce tutte le sue qualità, dimostrando come Pioli non sia riuscito a valorizzarlo e l’ambiente non l’abbia aiutato visto che il campionato è rimasto lo stesso. E’ questo che diminuisce le colpe nei suoi confronti, aumentando la responsabilità e i rimpianti di chi ora rischia di rimpiangerlo.
De Ketelaere, ma sei tu? La cura Gasperini imbarazza il Milan
Non è un segreto che Gasperini ci sappia fare con i giovani, mettendoli nelle migliori condizioni per esprimere tutto il loro potenziale in una struttura di gioco molto riconoscibile da tanti anni a questa parte. Sono tantissimi i giocatori esplosi all’Atalanta e l’ultima di questa lista è De Ketelaere, sempre più protagonista della grande stagione della Dea.
Dopo essere rimasto a secco per un anno intero col Milan, al suo primo anno in Italia, e non brillando per la verità nemmeno in Nazionale, il 22enne belga si sta prendendo la sua rivincita con il club bergamasco. Era sinceramente difficile fare peggio di così ma il suo attuale bottino recita nove gol totali (cinque in Serie A con la prima doppietta alla Lazio) arricchiti da sette assist a referto in tutte le competizioni.
Un bottino di tutto rispetto e praticamente impensabile fino a poco tempo fa quando non riusciva a “tenere un pallone” a San Siro, forse tradito anche dalla pressione oltre che, come ammesso dal diretto interessato, da principi tattici poco inclini alle sue caratteristiche. Oggi DKT gioca più avanzato e vicino alla porta nell’attacco mutevole dell’Atalanta che, se continuasse su questo trend, difficilmente non eserciterà il diritto di riscatto fissato a 22 milioni (più due di bonus) per strapparlo definitivamente al Diavolo.