Il giornalista Fabrizio Biasin ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni ufficiali di TvPlay.it.
“MERCATO NON SCOPPIETTANTE MA CON RAGIONAMENTI PER IL FUTURO” – “Questo è stato un mercato in cui le squadre, oltre a mettere a posto le attuali piccole mancanze, hanno pensato al futuro ragionando già sulla prossima stagione. In questo mese non è che ci siano stati colpi scoppiettanti, anzi, non è successo quasi niente. Il mercato è ormai diventato uno show, anche a me piacerebbe ridurlo a finestre molto più limitate, ma è diventato uno spettacolo e penso che rimarrà sempre così”.
“BUCHANAN DOPO LA JUVE AVRA’ PIU’ SPAZIO, SI STA AMBIENTANDO” – “Se verranno confermati Taremi e Zielinski, l’Inter ha fatto un gran mercato. Buchanan? Non gioca non perché non sia bravo, ma perché deve apprendere i concetti di gioco del calcio di Inzaghi dove si gioca a memoria e tra l’altro i nerazzurri hanno vinto tutte le recenti partite. Dopo il match con la Juve verrà senza dubbio inserito nelle rotazioni e giocherà di più”.
“INTER, ROMA E JUVE BENE SUL MERCATO, DELUSO DA MILAN E NAPOLI” – “In generale la sessione di mercato non è dispiaciuta perché tutte le squadre hanno lavorato con intelligenza senza buttare soldi, anzi programmando il futuro. L’Inter doveva tappare un buco e l’ha fatto, portandosi avanti per il mercato estivo: voto 7 pieno. Stessa votazione per la Juve che ha preso Djalò a parametro zero soffiandolo all’Inter e questo ragazzo giovane e interessante come Alcaraz che piace molto a Giuntoli. Adesso l’hanno pagato poco e poi si vedrà perché ha un riscatto alto. Il Milan pensavo che potesse fare qualcosa in più. In questo momento vive un limbo che è il terzo posto: difficilmente qualcuno potrà insidiarlo, ma a sua volta non credo che i rossoneri andranno a dar fastidio alle prime due. Tutto ciò ha condizionato le scelte di gennaio e per questo si è fatto poco o nulla. Il punto interrogativo resta anche la punta per l’anno prossimo perché il rischio è di trovarsi scoperti un’altra volta. L’Atalanta raramente sbaglia le mosse in entrata e dobbiamo ancora vedere l’investimento più oneroso della sua storia, ovvero El Bilal Touré, che possiamo valutarlo come un nuovo acquisto a tutti gli effetti. La Roma ha cambiato allenatore, ha perso Belotti, ma ha preso Baldanzi e Angelino: voto 7+ perché ha fatto acquisti ragionati. Sul Napoli ho un parere negativo, merita voto 5. C’è stata una bulimia di prendere il più possibile forse per lasciarsi alle spalle questi primi 4 mesi di stagione. Mi è parsa una corsa disordinata. Osimhen, inoltre, l’anno prossimo andrà via e nel frattempo i partenopei hanno venduto anche bene. De Laurentiis non è che abbia speso. Hanno preso giocatori qua e là andando a raddoppiare le scelte in alcune zone, senza però rinforzare la difesa. Voto Lazio e Fiorentina? 6/6.5 entrambe. Gudmundsson mi ingolosiva ma è saltato e hanno preso Belotti, mentre i biancocelesti hanno inserito Kent”.
“HAMILTON ALLA FERRARI UNA NOTIZIA, ANCHE SE HA ALCUNE CONTROINDICAZIONI” – “La Formula 1 è tornata in auge in maniera importante negli ultimi anni. L’idea che uno dei più grandi piloti di tutti i tempi come Hamilton, con 7 Mondiali vinti in bacheca, possa andare alla Ferrari non può che non essere una notizia. All’inizio sembrava una cosa buttata lì, ma in realtà è tutto vero. L’operazione commerciale e di immagine è clamorosa, dopodiché ci sono delle controindicazioni da tener presente: la Ferrari si trova con due prime guide, poi Hamilton ti costa un sacco di soldi e rischi di perdere Sainz che, a mio parere, è un grande pilota. Il fatto che si puntino i riflettori sui grandi piloti rischia però di far dimenticare che la differenza la devono fare gli ingegneri e se la macchina resta questa non si va da nessuna parte”.
“HAMILTON NON HA PERSO IL TOCCO, RED BULL SCUDERIA PIU’ FORTE” – “Hamilton negli ultimi anni aveva una Mercedes scadente. Non credo che abbia perso il ‘tocco’. La Red Bull ha la scuderia più forte col pilota più forte e non credo che questa cosa possa cambiare a breve. Ogni epoca ha avuto il suo fenomeno: ci sono stati Senna, Schumacher, Hamilton, per un periodo anche Vettel e ora c’è Verstappen che fa la differenza in maniera impressionante, anche grazie a una macchina imbattibile”.