Nella giornata di ieri è rimbalzata da più parti l’indiscrezione su Conte prossimo allenatore del Milan, cosa implica per il futuro del club.
Sembrava un tranquillo martedì come tanti altri e invece ieri in tutto l’ambiente Milan è esplosa e rimbombata ovunque l’indiscrezione riguardo Antonio Conte che, secondo più fonti, nella prossima stagione siederà sulla panchina rossonera. Una bomba inattesa, se non altro a livello di tempistica, che ovviamente non può trovare conferme ufficiali in questo momento ma che si alimenta con svariati indizi e apre a parecchie ipotesi.
Innanzitutto quella che, salvo crolli impronosticabili, vedrà la conferma di Max Allegri sulla panchina della Juve, passando per l’incompatibilità annunciata che vi sarebbe tra De Laurentiis ed il mister leccese in ottica Napoli, quindi le ristrettezze economiche in cui navigherà con ogni probabilità la Roma nell’imminente futuro, che fanno dunque perdere quota alla pista giallorossa.
A Milano c’è anche chi addirittura afferma di aver già visto lo stesso Conte insieme a Ibrahimovic e Cardinale, cosa non impossibile per carità, ma che se non altro pare poco verosimile di questi tempi, a meno che l’incontro non sia avvenuto in un bunker o qualcosa di simile. Unendo altri puntini però si capisce come quella dell’ex bianconerazzurro a Milanello possa essere ben più di un’ipotesi, dando vita anche a scenari di mercato piuttosto sconvolgenti.
Conte al Milan significherebbe innanzitutto una vittoria di Ibrahimovic, che da quanto filtra è lo sponsor numero uno dell’ex CT azzurro, contro Furlani che invece propenderebbe più per Thiago Motta. Una scelta che avvalora la tesi di Dagospia che parlava di separazione tra il Diavolo e l’attuale amministratore delegato, insieme col presidente Scaroni. Un’altra grande verità è che Conte costa, ma soprattutto chiede di investire in maniera importante. Ecco quindi che assume tutt’altra rilevanza lo scenario dipinto dalla Gazzetta dello Sport possibile mercato in uscita dei rossoneri in estate.
Un interrogativo gigante nella testa dei milanisti e non solo è come potrebbe delinearsi il rapporto tra Conte e Leao. Sono ben noti infatti i ritmi sfiancanti degli allenamenti dell’ex centrocampista bianconero, per non parlare della sua intransigenza dal punto di vista dell’impegno e dell’intensità durante tutti i 90 minuti. Come andrebbe a finire quindi tra il sergente di ferro leccese e lo spirito libero portoghese?
Le ipotesi sono tre: o Leao diventa il nuovo Mbappé oppure rischia di finire in panchina e svalutarsi. Il Milan vorrà correre questo rischio? Ecco quindi che l’ipotesi cessione non è più improbabile, specialmente considerando che sul portoghese ci sono già gli occhi del PSG che potrebbe trovarsi a dover sostituire proprio Mbappé.
I soldi della cessione di Leao permetterebbero al nuovo Milan di Conte di poter fare una campagna acquisti faraonica, che partirebbe finalmente con il tanto atteso arrivo di un bomber di prima grandezza, tanto per cominciare. Quello del numero 10 rossonero sarebbe un sacrificio pesante, ma che potrebbe mettere il club e il suo prossimo allenatore nelle condizioni di azzerare in una sola sessione di mercato il gap con l’Inter. Siamo ovviamente sempre nel campo delle ipotesi, ma il dilemma in stile Matrix tipo “pillola rossa e pillola blu“, già toglie il sonno ai tifosi.
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