La Serie A punta il dito contro l’AIA scatenando la guerra arbitrale: la decisione di Rocchi dopo le dure accuse degli ultimi giorni.
Sono settimane molto pesanti per gli arbitri italiani, finiti nell’occhio del ciclone in una stagione ricca di polemiche per una serie di episodi controversi in campo. In particolare si sono scatenate le critiche nell’ottica della corsa scudetto tra Inter e Juve ma ormai quasi una squadra sta alzando la voce per lamentarsi degli errori nei loro confronti.
Un clima sicuramente non sereno all’interno dell’AIA, sotto assedio da parte dei club di Serie A attraverso le dichiarazioni degli allenatori ma non solo. L’ultima protesta è stata scagliata da Aurelio De Laurentiis che ha contestato duramente l’operato di Rapuano dopo la finale di Supercoppa persa contro l’Inter in cui è stato espulso Simeone.
Insomma tutti, senza mezzi termini e in maniera molto esplicita, stanno cercando di fare valere le proprie ragioni cercando magari di ottenere una maggiore attenzione nelle prossime partite non lasciandosi scivolare le presunte ingiustizie addosso. In aggiunta agli attacchi esterni ha creato ancora più tensione le accuse da parte di un direttore di gara, ancora in attività, verso il sistema.
Serie A, scoppiano le polemiche arbitrali: le conseguenze
Non c’è pace per gli arbitri che stanno vivendo una delle stagioni più complicate degli ultimi anni. Sarà per il duello tra Inter e Juve in campionato, che mancava da un po’ di tempo e forse amplifica un po’ tutto, ma effettivamente qualcosa non va. Ogni giornata ci sono diverse situazioni discutibili che, alla luce dell’apertura dell’audio VAR, gridano ancora di più vendetta.
Di sicuro non è un problema solo italiano (basti vedere il caos scatenato dall’ultima vittoria del Real Madrid in Liga) ma questo non è un’attenuante e rischia di peggiore sempre di più le cose. Dopo le insinuazioni ricevute l’AIA non è rimasta a guardare, passando al contrattacco disposto dal designatore Gianluca Rocchi.
Una forte presa di posizione a difendere la classe arbitrale, chiamata a fare muro e unirsi ancora di più nella tempesta. In ogni caso la prima conseguenza per il prossimo week-end è un ritorno al passato con l’esclusione dei fischietti più giovani e inesperti, che non hanno saputo sfruttare le loro chance, per dare le maggiori responsabilità a quelli più preparati. La vecchia guardia, guidata da Orsato, per dirigere i big match e le partite più calde sperando ci sia un’inversione di tendenza e si spenga un po’ questo clamore mediatico.