Juve, suggestione Bernaderschi: cosa c’è di vero dietro al suo possibile ritorno

Federico Bernardeschi continua a essere una suggestione di mercato per la Juve: cosa c’è di vero dietro al suo possibile ritorno.

Si entra negli ultimi giorni di mercato dove la Juve può ancora essere protagonista. Dopo l’acquisto di Tiago Djalò, soffiato ai rivali dell’Inter, rimane viva la suggestione di Federico Bernardeschi che potrebbe tornare a Torino entro la fine del mese. Un’idea che circola da diversi giorni e continua a restare nei pensieri della società nonostante il parere negativo dei tifosi.

A distanza di un anno e mezzo dal suo addio, il classe ’94 sta avvertendo la nostalgia di casa a seguito di un’esperienza tra luci e ombre dall’altra parte del mondo. A differenza di un altro ex bianconero come Giovinco, diventato campione della MLS con Toronto, l’esterno azzurro ha vissuto momenti complicati soprattutto nell’ultimo periodo anche a causa delle difficoltà della squadra.

Dopo un inizio di grande entusiasmo tra gol e sorrisi, come per il compagno e connazionale Insigne, le cose sono lentamente peggiorate tanto da meditare già a un cambio di rotta. Il destino può portarlo ancora in Italia perché oltre alla squadra di Allegri ci starebbe facendo un’idea anche la Roma e la Lazio.

Juve, Bernardeschi aspetta una chiamata: le ultime

A 29 anni Bernardeschi vuole ancora dire la sua nel “calcio che conta” dopo le poche fortune trovate nel suo sogno americano che sembra già destinato a interrompersi. In un mercato abbastanza povero per le squadre italiane il suo profilo può rappresentare un’occasione last minute per completare la rosa e colmare qualche mancanza a livello numerico in vista della seconda parte di stagione.

La Juve è in fase di riflessione ma, prima di pensare all’eventuale ultimo acquisto, definirà l’uscita di Kean all’Atletico Madrid. Poi, proprio a ridosso della chiusura del mercato, capirà se ci sono le condizioni giuste per riprendere il campione d’Europa che aspetta fiducioso una chiamata per svariati motivi.

Il primo è che è rimasto legatissimo al club, dove ha ancora tanti amici, incontrati insieme ad Allegri (con cui ha un’ottimo rapporto e fatto le sue migliori cose in carriera) nella sua recente visita alla Continassa durante la sosta della MLS. Un segnale non indifferente di come probabilmente, pur dovendosi abbassare l’ingaggio, sarebbe disposto a riabbracciare i suoi ex compagni.

Un punto a favore quindi dal punto di vista umano ma anche a livello tecnico considerando la sua duttilità in campo che lo farebbe diventare un rinforzo sia per il centrocampo che per l’attacco nel 3-5-2 bianconero nelle vesti di mezz’ala, esterno o seconda punta. Il suo arrivo però nel caso dovrà arrivare soltanto in prestito, magari oneroso, ma col minimo esborso economico sempre nell’ottica del risparmio della società.