Luigi Apolloni, ex giocatore ed ora allenatore, è stato intervistato dalla redazione di TvPlay per ricordare il grandissimo Gigi Riva.
Il mondo del calcio italiano, e non solo, è stato sconvolto dalla morte di una delle più grandi leggende dello sport più amato al mondo: Gigi Riva. Nella giornata di oggi, infatti, si sono tenuti a Cagliari i funerali di uno dei calciatori più importanti della storia.
Tuttavia, oltre alla sua incredibile carriera da giocatore, Gigi Riva ha avuto per tanti anni un ruolo davvero importante per la nostra Nazionale, visto che ne è stato per tanti anni il Capo Delegazione. La redazione di ‘TvPlay’, proprio per conoscere meglio il ‘Riva dirigente’, ha intervistato Luigi Apolloni, vice campione del Mondo nel 1994 con l’Italia di Arrigo Sacchi.
Si è parlato molto del ‘Riva calciatore’, ma ci può raccontare qualcosa sul ‘Riva dirigente’?
“Mi dispiace tantissimo della sua scomparsa, perché è venuto a mancare un punto di riferimento. Aveva un senso dei ruoli incredibile: sapeva stare al suo posto, ma aveva una parola di conforto per tutti. Quando esordii, venne da me e mi fece i complimenti. Mi ricordo che giocai anche il match successivo, ma non quello dopo e lì mi rincuorò. Era una persona straordinaria. Lui era particolare, perché ha saputo valorizzare il senso di appartenenza con i suoi rifiuti alle grandi squadre per continuare a giocare con il Cagliari”.
Italia, Apolloni: “Riva era un punto di riferimento anche dal punto dirigenziale”
Dopo la finale Mondiale persa nel 1994 ai calci di rigore contro il Brasile, Riva come vi rincuorò?
“Quando Baggio sbagliò il rigore, andai da lui per confortarlo e al mio fianco c’era proprio Riva che gli ricordò che anche lui perse una finale contro il Brasile nel 1970. E’ stato un punto di riferimento anche da dirigente”.
La morte di Gigi Riva non ha lasciato un vuoto solo alle persone con un’età più matura, ma anche alle ultime generazioni di chi ama il calcio. Come si spiega questo fenomeno?
“Con internet adesso vedi in pochi istanti la storia di ognuno di noi, ma credo che Riva sia rispettato da tutti perché è stato fedele alla maglia del Cagliari, rifiutando le grandi squadre. E’ stato sempre al suo posto, nonostante fosse una leggenda. Lui, ogni tanto, si isolava, ma riusciva a dare un contributo fondamentale”.
Lei conosce benissimo Buffon, il quale è il nuovo Capo Delegazione dell’Italia. L’ex portiere della Juve può continuare il lavoro fatto da Riva e Vialli?
“Certamente, Gigi è una figura di spicco del calcio mondiale: ha vinto tutto quanto, è stato il miglior portiere al mondo. Anche lui sarà un punto di riferimento. Da Gigi Riva a Gigi Buffon: i ‘Gigi’ sono forti”.