Serie A, la piattaforma Dazn è pronta alla rivoluzione: dalle partite visibili gratuitamente al campionato a 18 squadre
La Serie A si modifica, si rinnova e si aggiorna. O, almeno, è questa l’intenzione come spiegato in un’intervista a La Repubblica il Ceo di Dazn Stefano Azzi. Una lunga intervista in cui ha affrontato diversi argomenti, non ultimo il “pezzotto”.
“Sono hooligan perché danneggiano la loro squadra provocando un danno da circa un milione di euro al giorno. Queste persone rischiano sanzioni a partire da 5mila euro che rappresenta un abbonamento a Dazn per quasi 12 anni” ha spiegato Azzi.
Quasi un visionario il ceo di Dazn che svela le sue idee per i prossimi anni. “In un’unica app raccogliere tutte le esperienze del tifoso, dal guardare la partita al commentarla con la Fan Zone fino a comprare le maglie da gioco” ha spiegato. Un’esperienza a tutto tondo con Dazn che si aprirà al free, la visione gratuita delle gare. “Partiremo con la gara di Fa Cup che sarà possibile vederla solo registrandosi a Dazn” ha spiegato Azzi.
Se Azzi ha escluso che nel prossimo futuro tutta la Serie A si possa vedere gratuitamente, ha spiegato come in attesa di poter trasmettere free la prima gara, Dazn mostrerà altri eventi, dal calcio femminile in grande espansione alla Liga fino alla pallavolo.
Il Ceo di Dazn ha anche toccato l’argomento dei ritardi e di un sistema che in più di un’occasione si è bloccato. “Vi sono state fasi complicate ma ne siamo usciti. Grande il lavoro sulla qualità della banda, con la creazione di nostri server in grado di poter avere nei match una capacità di traffico maggiore” ha spiegato. “Sul ritardo stiamo implementando una soluzione in grado di ridurre del 50% la latenza“.
Se nel bando è prevista la possibilità di una Lega di Serie A con 18 squadre, Azzi punta a focalizzare il tutto sulla qualità del prodotto. E se gli ascolti sono in aumento, presto arriveranno anche i quick highlights. “L’intelligenza artificiale trasforma i momenti salienti in un breve video ed invia una notifica se l’utente non sta guardando la partita“.
Una soluzione innovativa, proprio come una “telecamera sull’arbitro“. Azzi ne è convinto. “Guardare una partita con i suoi occhi potrebbe aiutare a comprendere la difficoltà delle decisioni” ha spiegato, sottolineando come la bodycam piaccia eccome ai ragazzi. “Il tunnel degli spogliatoi è invece uno spazio dove entrare ma al momento anche per una questione di trasmissione, è precluso“.
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