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Le Iene scatenano il panico in Serie A: le partite citate dall’arbitro

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Vincenzo Maccarrone

Le Iene scatenano il panico in Serie A: le partite nominate dall’arbitro anonimo. Le dichiarazioni rischiano di innescare una nuova tempesta

Non ha voluto rivelare la propria identità l’arbitro di Serie A che ai microfoni dell’inviato del programma Le Iene, Filippo Roma, ha denunciato pericolose e inquietanti anomalie nell’utilizzo del VAR e nel rapporto tra gli stessi addetti al monitor e i direttori di gara chiamati ad arbitrare le partite. Quello che conta però è il contenuto delle sue dichiarazioni che rischiano di scoperchiare l’ennesimo vaso di Pandora su presunte gravi irregolarità nell’uso della tecnologia. Lo scenario che l’anonimo fischietto avrebbe svelato lascia immaginare una vera e propria manipolazione delle immagini da parte dei cosiddetti varisti che di fatto falserebbe i risultati di molte gare del campionato.

L’arbitro ha spiegato subito cosa non funziona all’interno del sistema: “Voglio segnalare quelle che per me e per altri arbitri sono delle gravi anomalie del sistema arbitrale in Italia e che, secondo noi, condizionano il buon andamento dei campionati di calcio di serie A e di serie B. Ci sono tante cose che non vanno come dovrebbero, alcune riguardano decisioni prese in campo e in sala VAR durante le partite“. Per dare consistenza e credibilità alle sue accuse, il fischietto anonimo ha passato in rassegna alcuni esempi concreti, episodi specifici in cui il VAR in episodi pressoché identici ha agito in modo diametralmente opposto

L’arbitro parla ai microfoni de Le Iene: ecco le gare di Serie A nominate

Entrando nello specifico, il direttore di gara parte da due match molto recenti: “A volte il Var interviene per correggere una decisione, a volte invece no, anche quando gli episodi sono molto  simili, quasi identici, tra loro. Per esempio: il rigore non assegnato al Milan in Milan-Roma, in cui il Var non interviene e il rigore dato all’Inter in Inter-Lazio, lì invece l’intervento del Var c’è stato – Come si legge sul Corriere dello SportMa non solo: a volte la scelta delle immagini per giustificare una decisione presa non convince neanche noi addetti ai lavori”.

Un altro match incriminato è Salernitana Bologna: “Valeri era al VAR e ha commesso diversi errori: su tutti il mancato intervento in occasione di un fallo molto pericoloso del calciatore della Salernitana Dia che rifila un calcione con violenza al giocatore del Bologna Saelemerkers“. Poi c’è Juventus-Verona: “A un certo punto si vede una chiara manata di Gatti, difensore della Juventus, nei confronti di Djuric, attaccante del Verona. In questo caso si configura una condotta violenta che comporta l’espulsione del difendente. Qui il Var non è intervenuto“.

Rischia di esplodere un altro scandalo arbitrale – TvPlay.it

C’è poi il caso della scelta delle immagini che vengono prese in considerazione. E anche qui qualcosa non quadra, come ad esempio nella sfida tra Juventus e Roma vinta dai bianconeri 1-0 grazie a un discusso gol di Rabiot: “In questo caso per capire se il giocatore della Juve che realizza la rete è in fuori gioco oppure no, il Var ha scelto il frame del primo momento in cui il piede di Vlahovic tocca il pallone. È in questo istante che viene tracciata la linea per capire se il giocatore juventino sia in posizione regolare o meno“.

Ma a quanto pare non era quello il frame corretto: “Dopo il primo contatto con il pallone se fate attenzione, la gamba di Vlaovic compie un movimento, è solo in questa posizione finale che il pallone si stacca dal suo piede. E in questo spazio temporale cambia tutto lo scenario. La domanda è: come mai è stato scelto il frame che il Var che ha mostrato in tv, piuttosto che il primo frame che a rigor di logica sembrerebbe quello corretto?“.

Ma il caso più clamoroso a quanto pare è un altro: “In Sassuolo-Lazio dove il portiere biancoceleste prende il pallone con le mani, non si comprende se dentro l’area o fuori. L’assistente arbitrale in campo valuta che il gesto sia stato compiuto con le mani fuori dell’area e qui il regolamento parla chiaro: espulsione per il portiere. L’assistente però è stato smentito dal Var che ha mandato delle immagini in cui Provedel sembra prendere il pallone con le mani sulla linea dell’area, quindi l’espulsione è stata revocata. Esistono però altre immagini in cui si vede come la palla sia stata toccata dal portiere in un primo momento al di fuori dell’area di rigore“. Insomma, ce n’è abbastanza per scatenare una tempesta.

Vincenzo Maccarrone

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