Si è spento all’età di 79 anni Gigi Riva: l’ex bomber è stato ricordato dagli ex compagni di Cagliari e Nazionale
La notizia ha colpito come un fulmine a ciel sereno; all’età di 79 anni ieri sera poco dopo le 19 si è spento Gigi Riva, “Rombo di tuono” per tutti. Il bomber dello storico scudetto del Cagliari, un’icona per tutti i tifosi rossoblù ma non solo. Riva infatti è stato anche il magnifico centravanti della Nazionale, il più prolifico della storia delle selezione ma anche dirigente fino a qualche anno fa.
Il ricovero all’ospedale Brotzu di Cagliari per un infarto è stato il preludio ad un peggioramento repentino delle condizioni. Avrebbe dovuto operarsi al cuore per un’angioplastica dopo accertamenti da approfondire nei prossimi giorni, poi il malessere che gli è stato fatale.
Manco a dirlo, mondo del calcio sotto shock, con il minuto di silenzio nella gara tra Napoli ed Inter addirittura ad inizio ripresa perché non è stato possibile organizzarlo ad inizio gara. Tantissimi, ovviamente, i messaggi di ricordi nei confronti di un centravanti che ha scritto pagine importanti della storia del calcio tricolore, con quel suo mancino davvero letale.
Gigi Riva, i saluti dei suoi ex compagni
“Era un simbolo della nostra Sardegna” ha detto Gianfranco Zola, “lui ci ha scelto, noi lo abbiamo amato ed ammirato” ha concluso l’ex attaccante di Olbia. “Perdo un fratello” ha invece ammesso Enrico Albertosi, ex portiere del Cagliari. “Sia in rossoblu che con l’Italia dormivamo insieme” ha ammesso.
“Nessuno come lui, esteta del gol di tacco, in sforbiciata in volata” il ricordo di Giancarlo De Sisti. “La nostra era un’amicizia tosta – si è lasciato andare Dino Zoff – ho vinto e perso un Europeo con lui, ho svolto il servizio militare” ha ricordato il friulano. Non solo calciatori che hanno giocato con lui, però, perché Riva era davvero trasversale.
“Eri una persona speciale, ci hai insegnato tanti valori e ti ho sempre chiamato mito dei miti” ha esordito Fabio Cannavaro, presente in Arabia Saudita per la finale di Supercoppa italiana. “Hai sempre giocato con la tua Italia, in campo facevi parlare sguardi e silenzi” ha poi aggiunto.
Ed anche Materazzi ha ricordato con affetto Gigi Riva ed un suo messaggio dopo la notte di Berlino, quella del Mondiale vinto. “Mi disse che avrebbe dato tutti i gol della sua carriera in cambio dei miei di stasera“.
“Una roccia fisicamente, lo chiamavo Hulk – il ricordo di Boninsegna – se ne va un amico, un fratello per diverso tempo perché vivevamo in simbiosi a Cagliari, in ritiro dividevamo la camera. Parlava quando doveva e non volava una mosca quando lo faceva era timido fuori dal campo mentre sul terreno di gioco era un finalizzatore straordinario“.