Clamoroso rientro di un calciatore della Roma che per mesi è stato fuori e, appena il portoghese ha lasciato Trigoria, ogni male è sparito
Resurrezione improvvisa e che fa discutere. Non è una bella storia. Anzi abbastanza strana, particolare e, vedendo l’epilogo, sembra assumere tutti i contorni della ‘tristezza’, ironicamente parlando. Certo è che la coincidenza è alquanto bizzarra e spesso a pensar male ci si azzecca, dicevano le persone più anziane, ma forse è solo un caso. Di sicuro, il fatto che Chris Smalling stia facendo di tutto e di più per rientrare in campo e mettersi a disposizione di Daniele De Rossi, fa fare più d’un semplice cattivo pensiero. Lui, il centrale inglese, si presenta in campo con il nuovo tecnico come se niente fosse, e a tanti questa storia non piace per nulla.
Il giocatore della Roma ha disputato la sua ultima gara il 1 settembre contro il Milan a San Siro, dopodiché è sparito non solo dai radar, ma pare per qualche mese anche dalla capitale. Un problema di cui non si conosce per bene la natura, ma che l’ha tenuto lontano dai campi di gioco per quasi cinque mesi pieni. E la sua assenza si è sentita parecchio, anche perché si tratta, storia e dati alla mano, del miglior difensore della squadra. In questa stagione ha giocato tre partite, due da novanta minuti e una da sessantacinque. Non è tanto, ma quando è rimasto in campo non aveva fatto male, poi la sparizione e, probabilmente, qualche serio problema con l’allenatore Mourinho, altrimenti non si spiega questa improvvisa “resurrezione” che di miracoloso non ha nulla.
“Sono stato male, mai ho chiesto di andare via dalla Roma”
Lui, Chris Smalling, prova a dare la sua versione dei fatti, scrivendo un lungo posto sul suo canale ufficiale dove parla apertamente di quello che gli è successo da cinque mesi a questa parte. Di Mourinho nessuna traccia, solo qualche ringraziamento nel finale, ma era ovvio che lo inserisse. La sua storia però non sembra proprio limpida: “Roma è la mia casa, e il rapporto che ho instaurato con i tifosi della AS Roma è qualcosa a cui tengo molto. Vorrei anzitutto mettere in chiaro che non ho mai né chiesto né contemplato di lasciare questo grande club. Detto francamente, gli ultimi mesi sono stati i più frustranti della mia carriera. Ci sono cose nel calcio come nella vita che possiamo controllare, e altre che invece sfuggono al nostro controllo”.
Per la Roma il ritorno di Smalling è una cosa importante, soprattutto per De Rossi che ritrova un calciatore di sicuro affidamento e forza. Un rientro che non può fare che bene a tutto il reparto, anche se lui ci tiene a sottolineare un aspetto: “Questo infortunio appartiene alla seconda categoria. A nessun calciatore piace trascorrere le proprie giornatesu un lettino fisioterapico. Questo periodo lontano dai miei compagni, contrassegnato da un imprevisto dopo l’altro, mi ha messo a dura prova. Mi sono mostrato aperto verso qualsiasi tipo di soluzione proposto dagli specialisti, tanto a breve quanto a lungo termine, e le insinuazioni secondo cui avrei dettato io il piano di recupero sono false”.