Ieri a Trigoria è stato l’ultimo giorno di Mourinho ed il primo di De Rossi, che tra i tanti auguri ha ricevuto anche quello del CT Spalletti.
Giornata a dir poco campale ieri in quel della Capitale, dove è avvenuto un avvicendamento sulla panchina giallorossa destinato a far parlare ancora a lungo. L’esonero di José Mourinho, nonostante la penale, ha letteralmente spiazzato tutti, a cominciare dallo stesso Special One. Le reazioni sono state diverse da parte dei tifosi. Qualche decina di tifosi ma nessuna folla a Trigoria per protestare per la decisione dei Friedkin, in compenso però radio e social sono stati inondati di commenti.
Da una parte i Mourinhiani di ferro piangono per l’addio dell’allenatore delle due finali europee in due anni e scaricano le colpe del rendimento della squadra soprattutto su Tiago Pinto e la proprietà, dall’altra il partito opposto, che invece era stufo del non gioco della squadra e dell’atteggiamento perennemente auto-indulgente del tecnico portoghese, sempre pronto in caso di debacle a trovare un colpevole ovunque tranne che i sé stesso.
Su una cosa però sono tutti d’accordo, il mix di sentimenti riguardanti Daniele De Rossi. Nonostante la scelta abbia scatenato comunque una sorta di fastidio verso la dirigenza, accusata di essere stata “furba” nel rifugiarsi in una bandiera così amata, l’ex centrocampista campione del Mondo è un figlio di Roma e della Roma, per lui quindi non può esserci che affetto incondizionato dal punto di vista umano. L’aspetto puramente tecnico però desta comprensibilmente preoccupazione, data la scarsa esperienza di DDR.
L’arrivo di De Rossi sulla panchina della Roma ha ovviamente suscitato tante parole anche da parte di addetti ai lavori e tra questi ce n’è stato uno particolarmente illustre, quello del suo ex allenatore in giallorosso di Luciano Spalletti. L’attuale CT azzurro ha messo in guardia l’ex Capitan Futuro: “Dovrà guardarsi soprattutto dagli spaventatori professionisti: non dovrà avere paura di loro“, ma non solo.
Sul confronto scomodissimo col predecessore di De Rossi però il tecnico campione d’Italia ha sorpreso tutti. “Dovrà viverla con grande gioia. Gli è capitato il bivio decisivo, qui si stabilisce se raddoppierà la sua splendida carriera nel calcio: l’ha avuta da giocatore, può viverla da allenatore. Sono sicuro che sarà felicissimo”
“L’ambiente di Roma lo conosce alla perfezione – ha detto Spalletti – spesso con Francesco si è preso belle responsabilità in situazioni complicate. La piazza lo amerà, come ha amato Mou. E Daniele potrà davvero provare a coronare un sogno: la sua Roma tutta la vita da calciatore, la sua Roma tutta la vita da allenatore”
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