Daniele De Rossi ha preso il posto dell’esonerato Mourinho sulla panchina della Roma: i precedenti risultati della carriera da allenatore.
Era soltanto questione di tempo e alla fine l’occasione è arrivata addirittura prima del previsto. A 40 anni De Rossi è riuscito già a coronare il sogno di tornare alla Roma stavolta non più nelle vesti di giocatore ma in quelle di allenatore. Una situazione diventata possibile dopo l’esonero a sorpresa di Mourinho che ha spalancato le porte all’ex capitano giallorosso.
Si è tratta della soluzione più semplice per la società che, a metà stagione e nel pieno di una crisi di risultati, non aveva grosse alternative anche dal punto di vista economico. Una scelta simile a quella fatta dal Napoli che, allontanato Rudi Garcia, ha richiamato una vecchia conoscenza come Mazzarri per provare a limitare i danni fino a giugno.
La differenza è che De Rossi conosce meglio l’ambiente e la piazza, dove è considerato una leggenda, ma ha pochissima esperienza in panchina come per esempio in passato non l’avevano Seedorf, Inzaghi o Brocchi quando sono stati catapultati a guidare il Milan in un momento di grande difficoltà solo per il loro passato da calciatori.
In realtà De Rossi, rispetto ad altri suoi colleghi, non è proprio alle primissime armi perché ha già cominciato la sua carriera da allenatore. Dopo il ritiro dal calcio giocato, al termine dalla suggestiva esperienza al Boca Juniors, si è subito messo al lavoro per intraprendere questa strada anche se sicuramente, con tutti i rischi del caso, ha bruciato le tappe trovandosi già alla Roma.
Durante il suo percorso di formazione a Coverciano, ha collaborato all’interno dello staff tecnico della Nazionale partecipando anche alla vittoriosa spedizione degli scorsi Europei. Una figura risultata importante a livello umano per i giocatori, tra cui tanti ex compagni, che ha aiutato anche direttamente sul campo sotto l’occhio del ct Mancini.
Un utile apprendistato che l’11 ottobre 2022 l’ha portato sulla panchina della SPAL, finora la prima e unica squadra allenata in carriera. Un’avventura che ha iniziato a formarlo ma durata appena quattro mesi prima di essere sollevato dall’incarico il 14 febbraio 2023 dopo appena 17 partite (16 gare di Serie B e una di Coppa Italia) in cui ha raccolto appena tre vittorie oltre a sei pareggi e otto sconfitte.
Non un bilancio indimenticabile a livello di risultati in un club però che stava attraversando un periodo complicato tanto che nemmeno il suo successore è riuscito a evitare la retrocessione a fine campionato. A quasi un anno di distanza torna quindi in pista in una circostanza comunque altrettanto critica anche se i tifosi sperano, con le dovute proporzioni, possa diventare il loro “Zidane”.
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