Il nuovo tecnico della Roma è pronto a debuttare già sabato contro l’Hellas Verona magari proponendo qualcosa di nuovo: l’analisi.
E’ senza dubbio la notizia del giorno. L’esonero di José Mourinho ha squarciato il cielo di Roma, sponda giallorossa. Una decisione arrivata all’improvviso dopo una notte di intense riflessioni da parte della famiglia Friedkin. Troppo poco il ruolino di marcia portato avanti in stagione da parte dello Special One. Nono posto in classifica fuori dalle coppe europee, eliminazione ai quarti di Coppa Italia e qualificazione alle fasi finali di Europa League come magra consolazione di una prima parte di stagione piuttosto negativa. La scelta della proprietà romanista è dunque arrivata con l’intento di dare una scossa che possa salvare una stagione che rischia di chiudersi nell’anonimato più totale.
La Roma ha il terzo monte ingaggi più importante di tutta la Serie A, subito dietro a Juventus e Inter. Da Mourinho, dunque, i Friedkin si aspettavano decisamente di più. Ma non solo. Anche le continue espulsioni e un atteggiamento spesso nervoso nei confronti delle decisioni arbitrali lasciavano intendere che qualcosa non andava. I giallorossi hanno quindi optato per allontanare il portoghese con una scelta che ha spaccato in due la tifoseria. Al suo posto è già stato ufficializzato Daniele De Rossi che, con un contratto fino a giugno, dovrà sobbarcarsi una situazione tutt’altro che semplice.
De Rossi, come potrebbe giocare la sua Roma
Lo storico ex centrocampista della Roma, dunque, ha deciso di accettare la proposta di traghettatore fino a fine stagione, con la voglia di sorprendere tutti e guadagnarsi poi la riconferma. Nel pubblico giallorosso, però, l’apprensione è tanta e, nonostante l’amore calcistico nei confronti di un giocatore che ha fatto le fortune di questo club, in pochi ritengono che De Rossi non possa essere il successore ideale di José Mourinho. Nella sua esperienza da allenatore ha collezionato soltanto 17 presenze sulla panchina della SPAL, con una media di 0.88 punti. C’è già quindi grande attesa per la partita di sabato contro il Verona, con la truppa giallorossa che aprirà la 21esima giornata di campionato.
Ma come potrebbe giocare la nuova Roma targata De Rossi? L’ex centrocampista, nella sua recente esperienza da allenatore della SPAL, ha dimostrato di prediligere i moduli 3-4-3 e 3-4-2-1. Niente rivoluzioni, quindi, ma è probabile che qualche accorgimento possa esserci, specialmente nella scelta degli uomini. ‘Capitan futuro’, infatti, avrà il compito di ridare smalto a calciatori come Pellegrini, Aouar, Belotti e Spinazzola, apparsi ultimamente ben lontani dalle loro migliori prestazioni. Giocatori su cui Mourinho sembrava non puntare più e che ora avranno la possibilità di rilanciarsi. Come sempre sarà poi Dybala la stella assoluta nel ruolo di rifinitore in coppia con Lukaku, a secco di gol in campionato da quasi un mese e alla ricerca di continuità. Insomma, una situazione tutta da decifrare ma con un solo obiettivo: far sognare nuovamente una piazza rimasta, sì legata a Mourinho, ma probabilmente ormai assuefatta da uno stile di gioco che non portava più né risultati né entusiasmo.