Roma, esonero Mourinho: il tecnico ha una certezza

L’allenatore è sulla bocca di tutti, molto più del solito, anche perché si parla più del suo futuro che di soluzioni per la squadra

Nel silenzio generale, tante voci, rumors e poche, pochissime certezze. L’unico ad averne, da un lato sembrerà strano, ma dall’atro non tanto, è proprio lui José Mourinho. Già perché il tecnico della Roma è nella capitale, non ha sentito nessuno anzi è concentrato sul lavoro che dovrà fare da qui alle prossime settimane per risollevare la squadra e rimettere la barra a dritta. Con qualcuno ha parlato, ovvio, e a lui nessuno ha detto che si dovrà guardare attorno perché c’è qualcosa che non va e la società starebbe riflettendo sulla sua posizione. Nessuno. Lo Special One, che del calcio conosce pregi e difetti, avverte quando c’è qualcosa che non va e, dall’alto della sua esperienza, in qualche modo si prepara.

Il tecnico portoghese non è uno sprovveduto, conosce bene questo mondo e, in qualche modo, come del resto fanno tutti gli allenatori, anticipa quello che potrebbe essere e le mosse che ci potrebbero essere, come quello di un suo esonero. Sapeva bene quando era al Manchester United, al Chelsea e anche l’ultima avventura londinese al Tottenham che sarebbe stato esonerato. Lo sapeva ed era stato comunque avvisato e avvertito che se le cose non sarebbero andate per il verso giusto, la strada era quella dell’esonero. E si è preparato. Con i Friedkin c’è rapporto, magari non sarà più quello che c’era prima, ma se ci dovesse essere un problema a breve o qualche esame da superare, lo saprebbe dal diretto interessato, ovvero da Dan Friedkin in persona, anche perché, seppur il presidente della Roma non sia in città e non così tanto presente ultimamente, il contatto è diretto.

Lo Special One non ha il sentore di nessun esonero e prepara la sfida col Veorna

José, che ha lavorato e sta lavorando per trovare le soluzioni e preparare la rinascita, non ha il sentore che verrà mandato via a breve dalla Roma. Anzi, almeno in questo momento, l’esatto contrario. Certo l’allenatore in verità vorrebbe avere un confronto per parlare addirittura di rinnovo di contratto, l’accordo con la proprietà era quello di vedersi ad inizio anno e parlare di quello che poteva essere il futuro. Il presidente doveva arrivare nella capitale per l’inizio delle feste o comunque durante, ma poi ha posticipato tutto. E dovrebbe essere in città in questa settimana o all’inizio della prossima. Contento non è, ma sa altrettanto bene che mandare via Mourinho adesso potrebbe essere un autogol clamoroso. E pare si sia parlato proprio di questo nella conference-call che ci sarebbe stata tra lui, il figlio Ryan e Lina Souloukou, più altri dirigenti.

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Un momento del derby tra Lazio e Roma (Tvplay.it)

Nella riunione si sarebbe parlato di quello che sta succedendo e il silenzio non gioca a favore del club. In assenza di dirigenti che contino, e non si può considerare Tiago Pinto tra questi visto che a fine gennaio andrà via, Mourinho è l’ultimo baluardo. E’ lui in questo momento il maggior referente del club in pubblico e da un certo punto di vista, nonostante l’appeal tra la gente non sia più come prima, è una certezza di cui la Roma non può fare a meno. Il momento è delicatissimo e molto difficile. Mourinho dal canto suo, non smette di lavorare anzi ha preparato alcune cose in vista della prossima partita e anche oggi ha parlato con alcuni dirigenti e il suo staff per organizzare il lavoro per i prossimi quindici giorni. Nessun sentore di essere cacciato anzi, almeno per il momento, è in sella, forse più di prima, ma il patto è che la Roma si deve rilanciare perché altrimenti si cambia tutto. Mou ha la certezza che non sarà mandato via a breve, ma sa bene che c’è un ultimatum. Un esame da superare, non tanto col Verona, ma nelle prossime due o tre partite, altrimenti sarà addio, altro che rinnovo.

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