Il confronto acceso fra UEFA e FIFA con le istituzioni che reggono la Superlega prosegue fra colpi di botta e risposta con conseguenti cambi di fronte.
Il calcio si avvicina a una profonda rivoluzione, dopo che la Superlega ha portato avanti la sua battaglia e le istituzioni europee hanno difeso il modello sportivo “aperto”. In particolare Margaritis Schinas, vicepresidente della Commissione Europea con delega alla Promozione dello stile di vita europeo, si è opposto alla kermesse immaginata da alcuni grandi club, quali Real Madrid e Juventus, in difesa del modello attuale in linea con il concetto di sportività che anche il calcio dovrebbe trainare.
A tal proposito ‘El Nacional’ ha riferito alcune dichiarazioni da parte del vicepresidente greco in conferenza stampa, il quale ha ribadito l’impegno che profonderanno dall’Unione Europea affinché il modello di calcio sia incondizionato e libero, pur tenendo in considerazione elementi di naturale commerciale che impongono determinati modus operandi: “Il modello deve essere globale“.
In particolar modo ci si è soffermati sul potere che hanno la UEFA a livello continentale e la FIFA a livello mondiale, del quale è stato negato “l’abuso di potere”, sebbene abbia posto un veto sulla Superlega, in quanto ciò che fanno le due istituzioni di cui sopra è creare un modello da seguire per disciplinare le competizioni alle quali i club prendono parte. Inoltre, sarebbe uno specchio che riflette il modo in cui lo sport e in particolare il calcio vengono seguiti e ammirati in Europa.
Stando a come si è espresso il vicepresidente Schinas, è chiaro che continuerà a supportare il sistema di UEFA e FIFA, rinnegando competizioni come la Superlega, nonostante il modo in cui il Tribunale Europeo si è espresso. Secondo quanto dichiarato dal greco, l’iniziativa sorta sarebbe dedicata a una elite, mentre il metodo fin a oggi utilizzato ha tutelato negli anni ogni tipo di club ed è riconosciuto come il migliore da seguire anche da parte degli Stati membri oltre che delle varie realtà calcistiche.
La Corte di Giustizia dell’UE si è appellata a dicembre al fatto che FIFA e UEFA concedano l’autorizzazione preventiva per ogni tipo di manifestazione con pena l’esclusione da quelle da loro organizzate. Una procedura che limiterebbe la libertà nel far sorgere ogni nuovo progetto, il quale sarebbe considerato alla stregua di una concorrenza, quindi impone di riflesso obblighi anche ai giocatori. Tuttavia su questo Schinas ha preferito non soffermarsi, ribadendo che tutto si basa su un modello di sportività internazionalmente condiviso. La Superlega incassa una dura presa di posizione, ma non accennerà a fermarsi.
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