Coppa d’Africa, tragedia sfiorata in aereo per la nazionale: cos’è successo

La compagine africana ha vissuto momenti di grande paura nel volo diretto verso la Costa d’Avorio: le ultime.

Ha rischiato il tragico epilogo il volo charter della nazionale di calcio del Gambia diretta in Costa d’Avorio per la Coppa d’Africa, competizione che prenderà ufficialmente il via il prossimo sabato 13 gennaio. Sono tantissimi i calciatori che militano nei principali campionati europei chiamati a raccolta per prendere parte al torneo più prestigioso del continente africano. E’ il Senegal l’attuale campione in carica, uscito vincente dalla precedente edizione che si era tenuta in Algeria.

A pochi giorni dall’inizio della manifestazione, però, i giocatori del Gambia hanno vissuto dei momenti tutt’altro che positivi. Sì perché il velivolo sulla quale viaggiava la nazionale del paese africano verso la Costa d’Avorio è stato costretto ad un atterraggio d’emergenza soltanto nove minuti dopo il decollo, a causa di una depressurizzazione che ha tolto l’ossigeno in cabina provocando diversi svenimenti e sintomi di malessere generale nei giocatori. Fortunatamente il tutto si è risolto in tempi brevi, non appena l’aereo è tornato a terra.

Paura sul volo diretto in Coppa d’Africa, le testimonianze

Secondo quanto raccolto direttamente dai giocatori che fanno parte della nazionale gambiana in spedizione verso la Costa d’Avorio, la temperatura a bordo del piccolo aereo charter al momento del decollo era altissima tanto da risultare quasi soffocante e con l’impressione che mancasse l’aria. Appena accortosi della situazione, il pilota ha immediatamente attivato le procedure per un atterraggio d’emergenza nell’aeroporto della capitale Banjul. Molti giocatori, dunque, si sono addormentati e hanno perso conoscenza. Il terzino destro dello Young Boys Janko ha successivamente pubblicato un video nella quale ha ripreso la situazione a bordo del velivolo, con i giocatori visibilmente provati da condizioni inumane. Ma non solo.

Gambia
La Nazionale del Gambia – foto Twitter – TvPlay.it

Anche il commissario tecnico Tom Saintfiet ha parlato dell’accaduto subito dopo essere sceso dall’aereo.“Potevamo essere tutti morti. Ho fatto brevi sogni su come era andata la mia vita. Veramente. Dopo nove minuti il ​​pilota ha deciso di rientrare perché non c’era più ossigeno. Alcuni giocatori non si sono svegliati fino a quando non siamo atterrati. Abbiamo quasi avuto un avvelenamento da monossido di carbonio. Un’altra mezz’ora di volo e saremmo morti tutti“. La Federcalcio del Gambia si è subito mossa in difesa dei propri calciatori affermando di aver avviato un’indagine nei confronti dell’Air Cote d’Ivoire, la compagnia aerea che ha operato il volo. Da capire cos’abbia portato alla mancanza di ossigeno e a una forte quanto improvvisa caduta di pressione che per poco non avrebbero causato una terribile tragedia.

 

 

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