L’Inter pensa già al futuro e nella corsa all’attaccante iraniano, ex obiettivo estivo dei del Milan, può sfruttare una grande occasione.
Il calciomercato cosiddetto di riparazione, ovvero quello del mese di gennaio da poco iniziato, è in una fase calda che può diventare presto bollente. Le big di Serie A cercano di colmare buchi in rosa preesistenti già dall’estate, tanto quanto di mettere una pezza su quei reparti che finora sono stati più colpiti dagli infortuni, condizione a cui si aggiungono in alcuni casi anche le partenze di giocatori impegnati rispettivamente in Coppa d’Africa o Coppa d’Asia.
Mentre la Juve puntella la difesa con Djalò, che era stato seguito molto anche dall’Inter, i cugini del Milan hanno prelevato il jolly Terracciano dal Verona e il Napoli si appresta a definire l’acquisto di Samardzic, anch’esso oggetto del desiderio della squadra di Simone Inzaghi, che se l’è visto sfumare clamorosamente la scorsa estate proprio quando l’affare sembrava ormai concluso.
I nerazzurri dal canto loro sono corsi ai ripari con Buchanan per trovare un sostituto del neoacquisto Juan Cuadrado, che è di recente finito sotto i ferri, ma la capolista continua a monitorare le occasioni che il mercato può fornire sia nell’immediato che in prospettiva. Marotta infatti oltre a tenere d’occhio la situazione attuale, mantiene contemporaneamente uno sguardo anche su possibili colpi futuri, come l’affare Mehdi Taremi che a giugno si libera a zero dal Porto.
Perché Taremi è meglio a giugno, non solo economicamente
Quella di Taremi è stata una vicenda piuttosto controversa nel corso della scorsa estate di mercato. Quello che sembrava poter essere il fiore all’occhiello della campagna acquisti del Milan si è rivelata una cocente beffa per i rossoneri, che poi hanno rotto definitivamente i rapporti con la squadra portoghese e gli agenti dell’attaccante 31enne. Nei giorni scorsi è stato visto un intermediario dell’iraniano nella sede nerazzurra e il motivo dell’accelerata interista adesso appare più chiaro.
I nodi da sciogliere, non solo per i rossoneri ma per tutte le pretendenti europee, non si limitavano soltanto alla cifra che il Porto avrebbe accettato per separarsi dal suo bomber, nonostante il contratto fosse in scadenza il 30 giugno del 2024. Essendo iraniano infatti l’attaccante sarebbe risultato come extracomunitario, uno status che però perderà al termine di questa stagione.
Stagione un po’ sottotono, probabilmente anche per il desiderio non realizzatosi di partire già in estate, ad oggi infatti sono solo 6 i gol in 24 presenze per lui. Dal primo luglio infatti le norme vigenti in Portogallo gli consentiranno di diventare a tutti gli effetti comunitario, motivo per cui l’Inter vuole pianificare tutto fin da ora, specialmente considerando lo scarso rendimento di Arnautovic.