Paolo Tagliavento, ex arbitro e amministratore delegato della Ternana femminile, è intervenuto in diretta ai microfoni di TvPlay.
“FORMULA DEL CAMPIONATO FEMMINILE E’ ASSURDA” – “La formula del campionato femminile è assurda. Ci sono 16 squadre di Serie B, di cui 4-5 che investono tanto, e non ritengo sensato che ci sia un solo posto per accedere alla Serie A. Si parla tanto di sviluppare questo movimento, ma si fa di tutto per far scappare via i possibili investitori. In Serie A ci sono solo dieci squadre e a dicembre il campionato è già praticamente finito”.
“INIZIALMENTE ERO DUBBIOSO SUL VAR MA E’ UNO STRUMENTO CON GRANDE POTENZIALE” – “I miei 15 anni in Serie A sono stati sufficienti. Nei momenti in cui le cose non andavano bene non era semplice digerirle. Chi fa questo mestiere deve accettare di convivere con gli errori perché prima o poi arriveranno. Il mio ultimo anno è stato il primo del VAR. Sono stato uno dei primi a fare una sorta di sperimentazione in Olanda e nel vedere tutto questo lo ritenevo come qualcosa di assurdo che non mi piaceva. Mi sono però bastati i primi 40 minuti dall’introduzione del VAR che ho capito le grandi potenzialità di questo strumento e oggi non se ne può fare a meno. Il primo anno è stato uno dei migliori. Ci sono stati momenti di difficoltà ma dopo si è trovato un equilibrio nelle scelte più importanti, mentre oggi penso che alcune volte ci siano troppi momenti di leggerezza perché inconsciamente forse l’arbitro pensa di poter sempre fare affidamento sulla tecnologia”.
“IL GOL DI BASTONI ANDAVA ANNULLATO, E’ UN GESTO INDUBBIAMENTE FALLOSO” – “A volte per cercare di trovare una soluzione si va a spulciare il pelo nell’uovo. Io ho visto la partita dell’Inter e non ho visto un replay così chiarificatore, ma successivamente sono girate immagini e video molto chiari e non capisco perché non siano stati presi in considerazione. Oppure si è soltanto trattato di una valutazione sbagliata da parte degli arbitri. Per me era fallo e il gol andava annullato perché Bastoni si disinteressa del pallone. Si può discutere sulla filosofia di arbitraggio per dare una linea all’interno della partita, ma un gesto del genere è indubbiamente falloso”.
“IL VAR HA RIDOTTO POLEMICHE ED ERRORI, PRIMA IL CALCIO ERA PIU’ COMPLESSO” – “Il miglioramento può esserci sempre, la perfezione mai. Ci sono delle cose oggettive che il VAR ha debellato. Il calcio poi è bello perché ci sono una serie di variabili che diventano soggettive e dipendono da valutazioni basate su dei parametri. Ma non dobbiamo dimenticarci di cos’era il calcio prima che arrivasse il VAR: le polemiche erano più continue e gli errori molto più numerosi. Prima l’arbitro era solo in campo contro tutti, mentre ora è uno strumento che permette di ridurre gli errori”.
