In casa Inter Simone Inzaghi è già stato avvisato: senza lo scudetto l’allenatore dovrà dire addio ai nerazzurri. Ecco gli scenari per il futuro
Simone Inzaghi siede sulla panchina dell’Inter da tre stagioni. Cioè da quando, nell’estate del 2021, all’improvviso diede il benservito alla Lazio per approdare a Milano nella sua prima esperienza da tecnico lontano dalla Capitale.
Dopo lo scudetto sfiorato nel primo anno e lasciato al Milan nella volata finale, ha conquistato due Coppe Italia e altrettante Supercoppe, oltre alla finale di Champions League; in questa stagione, invece, tutto sembra portare allo storico tricolore della seconda stella. Come amano dire nell’ambiente nerazzurro l’Inter non ha l’obbligo di vincere, anzi a sentire parlare dirigenza e calciatori sono altri ad avere questi obblighi.
Ma è chiaramente un modo per cercare di scaricare le pressione sugli altri (vedi la Juve), in quanto in seno alla società sanno bene che questo deve essere l’anno dell’Inter. La sensazione è che solo i nerazzurri possano perdere questo titolo. La squadra di Allegri è sempre lì a due punti a tallonare gli uomini di Inzaghi, ma per forza della rosa e modo di vincere le partite di sicuro i meneghini sono favoritissimi.
Si va verso quello che di fatto è un obbligo per il tecnico piacentino. Senza scudetto per Simone Inzaghi si aprirebbero le porte di un addio, nonostante un contratto fino al 2025. Marotta e Zhang non hanno mai comunicato questo diktat al proprio allenatore e probabilmente mai lo faranno, ma nelle stanze segrete nerazzurre sanno bene che questa è una stagione da non fallire per l’ex Lazio. Non basteranno più coppe o piazzamenti.
Non vincere questo scudetto potrebbe essere una mazzata tremenda per le ambizioni nerazzurre, molto peggio di quanto successo nel 2021 quando fu il Milan a vincerlo dopo che gli uomini di Simone Inzaghi dispersero un gran vantaggio. Verrebbe visto come un fallimento a meno di una vittoria, altrettanto clamorosa, della Champions League.
La Juve non demorde, per questo Inzaghi è davanti ad un bivio: vincere o addio. In quest’ultimo caso sarà avviata una rivoluzione che vedrà coinvolti anche diversi calciatori con un nuovo progetto da costruire ex novo. Se invece, come tutti si augurano in casa nerazzurra, sarà trionfo poi scopriremo cosa decideranno di fare società e allenatore.
Non è escluso, infatti, un addio a prescindere. Con la decisione che potrebbe essere presa sia dal club per avviare il già citato nuovo progetto o anche dallo stesso allenatore, ricalcando quanto fatto da Spalletti nella passata stagione col Napoli.
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