I piani del Milan del 2024 sono stati stravolti e ora la dirigenza è costretta a cambiare strategia, la situazione per innesti e i rinnovi.
Il Milan è riuscito a regalarsi un fine anno tutto sommato sereno grazie alla vittoria di misura ottenuta contro il Sassuolo ieri. Una vittoria che non ha proprio convinto tutti, sebbene la bestia nera dei rossoneri non sia mai stata davvero in partita. Restano però le ombre sulla prestazione, sia collettiva che di alcuni singoli, primo tra tutti Rafael Leao.
Quando il portoghese ha lasciato il campo qualche settore dello stadio lo ha timidamente fischiato e anche questo è un dato. Quello che contava per la squadra di Stefano Pioli però erano i tre punti e quelli sono arrivati, anche perché quest’anno non ci saranno vacanze ma si ripartirà già il 2 gennaio con la Coppa Italia che vedrà i rossoneri affrontare il Torino.
La cosa non è andata giù a Alessandro Florenzi, che nel post partita era visibilmente sarcastico nell’augurare buon Capodanno a chi ha deciso i calendari. Per il nuovo anno la dirigenza è attesa per decisioni importanti, sul mercato e non solo, ma una recente intervista di Giorgio Furlani ha colto di sorpresa i tifosi, non solo per il mercato ma anche per la questione rinnovi.
Non c’è solo lo sfogo di Florenzi a far trasparire qualche tensione in vista dell’inizio del nuovo anno. In Casa Milan si respira di nuovo aria di austerity con le parole dell’ad rossonero Giorgio Furlani. Tutti si aspettano che il Diavolo faccia operazioni responsabili nella finestra di mercato in procinto di aprirsi, ma l’abolizione del decreto crescita rischia di compromettere tutte le strategie fin qui ipotizzate per le mosse rossonere.
L’unica operazione che appare sicura è quella del ritorno di Matteo Gabbia, con il Villarreal che si è già mosso per il suo sostituto annunciando Bailly. Servirà però anche un altro centrale, ma tra i nomi circolati l’unica ipotesi che rimane in piedi è quella di Lloyd Kelly, ma per giugno, proprio come Juan Miranda. Nessuno di questi infatti dovrebbe vedersi a Milanello già a gennaio, in cui si tenterà di ottenere in prestito uno tra Nordi Mukiele del PSG e Thilo Kehrer del West Ham.
Ad aumentare la tensione tra i tifosi però non c’è solo il mercato a budget ridotto, almeno finché non sarà definita la cessione di Rade Krunic. I milanisti infatti sono turbati dall’idea di un altro possibile addio ben più significativo di quello del serbo. Il Diavolo infatti rischia di trovarsi in seria difficoltà per accontentare lde richieste di prolungamento di Mike Maignan. Senza decreto crescita infatti i club non potranno più sfruttare le agevolazioni fiscali per gli stipendi a lavoratori stranieri. Il portiere è comunque legato ai rossoneri fino al 2026, ma senza rinnovo potrebbe finire sul mercato la prossima estate.
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