La mancata proroga sul Decreto Crescita ha cambiato nuovamente le carte in tavola sull’accordo contrattuale con Lotito
Un tira e molla che sta diventando stucchevole. E che sta stancando i tifosi e soprattutto il numero uno della società Claudio Lotito. Il patron sta aspettando Felipe Anderson, ma adesso non c’è più tempo. Il brasiliano, reduce da prove opache da settimane, non ha ancora dato una risposta definitiva sul rinnovo di contratto che la società gli ha proposto da tempo. C’era già un mezzo accordo sulla parola, con il presidente biancoceleste che aveva parlato e raggiunto un patto con la sorella manager a fine novembre, ma qualcosa è cambiato, soprattutto da parte del giocatore.
Già perché il suo rientro in Italia alla Lazio, essersi rimesso in gioco e esser tornato un giocatore di livello dopo ave passato anni bui in Inghilterra e in Portogallo. Il brasiliano con Sarri è tornato a giocare ad alti livelli e aveva avuto la garanzia l’anno scorso da Lotito di poter prolungare e adeguare il suo contratto come gli era stato promesso. Da non dimenticare che Felipe Anderson quando è rientrato nella Capitale aveva un contratto col West Ham a quasi 4 milioni di euro a stagione, 3,8 per l’esattezza. Una cifra che la Lazio tre anni fa non poteva garantire (non gliel’avrebbe data nessuno) e lui ha accettato la proposta di Lotito: torna, rinuncia a qualcosa e se fai bene ti adeguo il contratto. Le prime due cose sono andate bene, la terza non è stata mantenuta. E’ questa la verità.
La Juventus e il Milan pressano, Lotito dà l’ultimatum al giocatore
Lotito aveva più garantito che l’accordo sarebbe stato rivisto entro marzo-aprile del 2023, ma da quei mesi ne sono passati nove e ancora non è accaduto nulla. Il giocatore voleva quanto meno lo stesso contratto che aveva nel West Ham, una somma superiore ai 3,5 milioni di euro. L’ingaggio che ha proposto la Lazio al calciatore per tre anni più opzione per il quarto. Lui, a quel punto, visti gli anni di contratto, ne vorrebbe quattro. In tutto questo, nei mesi precedenti, Milan prima e poi Juve, ultimamente anche il Napoli, hanno bussato alla porta del giocatore e questo ha creato un po’ di problemi e tanta frizione da parte di Lotito stesso.
L’ultimo problema in ordine di tempo, che poi in realtà è quello più importante e decisivo, è la mancata proroga al Decreto Crescita che tanto ha fatto arrabbiare Lotito. Il patron parlava in generale, ma sotto sotto pensava anche al fatto che se Felipe Anderson firma prima dell’ultimo giorno dell’anno potrà usufruire ancora dei vantaggi fiscali, ma dal 1 gennaio sarà senza sconti. Per questo Lotito, che in questi giorni è a Cortina, sta pressando il giocatore e pretende una risposta entro pochissimo tempo. Si può trovare un accordo firmando una sorta di pre-contratto il 31, ma dopo tutto è in discussione e se Felipe non risponde, sarà addio alla Lazio.