Il giapponese della Lazio pensava di trovarsi meglio ma non riesce proprio ad ambientarsi in Italia e sta meditando di lasciare
Un momento va bene, l’altro meno. Fino a quando non diventa insostenibile. E per Daichi Kamada la situazione è al limite della sopportazione. La Lazio c’entra poco o nulla, o meglio qualcosa c’è perché quando ha deciso di firmare per il club biancoceleste era convinto di giocare di più, ma non è solo questo anzi non è tanto questo. E’ l’ambiente che c’è in Italia che proprio non riesce a fare suo. Eppure è stato anni in Germania che, per certi versi, è anche un po’ più complicato e duro rispetto al Giappone, tanto che credeva di trovarsi più a suo agio.
Ma così non è. Soffre il giapponese e sta seriamente meditando l’addio, non tanto a giugno quanto a gennaio, nelle prime settimane del nuovo anno. Lui non sta facendo pressioni o altro, sta solo aspettando e pressando il suo manager di fare qualcosa. Di muoversi per sapere se ci possono essere o meno delle opportunità da cogliere al volo. Alla Lazio tutto sommato non sta male anzi tutti gli vogliono bene e cercando sempre di inserirlo in tutto e per tutto in ogni genere di situazione e lui apprezza tanto gli sforzi, ma più ci pensa, più crede che sia meglio voltare pagina subito. Ha come la sensazione di allungare l’agonia. Almeno così è quello che arriva da alcuni rumors direttamente dal Giappone, sua terra natia.
Il Valencia e la Real Sociedad farebbero follie pur di averlo subito
Squadre che lo vorrebbero non mancano. Ci sono in Premier, in Bundesliga e in Liga. L’Inghilterra lo stuzzica da anni, ma non è convinto del tutto, in Germania poi non ritornerebbe per tanti motivi, quello che a lui lo farebbe felice è proprio la Spagna. Lì sente che potrebbe esprimersi come vorrebbe: meno tattica e più libertà di andare con la fantasia. La sua arma preferita e prediletta. Aveva pensato che non Sarri potesse sprigionare al meglio le sue qualità ma dopo questi primi sei mesi non è andata come aveva immaginato e voluto. Si è sacrificato tanto e lo farà ancora adesso, anche perché le occasioni non mancano, considerato che Luis Alberto ne avrà per almeno un paio di settimane se non di più.
Lui ci proverà e si impegnerà a cogliere l’ennesima occasione, anche se quelle avute fino ad ora sono andate tutte male. Senza lo spagnolo avrà qualche responsabilità in più anche per osare, proprio quello che vorrebbe, considerato che con l’Inter, nonostante la sonora sconfitta, qualche cenno di risveglio c’è stato. La chance è lì a portata di mano, anche se ormai non è che ci crede più di tanto. Il suo contratto scade a giugno del 2024, con un’opzione per altri tre anni, ma il giapponese non crede di accettare. La Lazio non ne sa nulla anzi aspetta segnali dal suo procuratore e se ci sarà qualche proposta (probabile che qualcosa arriverà dalla Spagna) Lotito non si fermerà anzi proverà ad accelerare la cessione, se è questo quello che vuole Daichi Kamada, arrivato alla Lazio per lasciare un segno, ma fino adesso, al di là di un gol segnato a Napoli, il nulla.