La sentenza è inappellabile ed è di quelle che non ci si aspetta: Roger Federer, il ‘Re’ del tennis, è distrutto
Roger Federer ha appeso la racchetta al chiodo dopo venti titoli dello Slam su 31 finali disputate e una carriera durante la quale ha incantato gli appassionati della racchetta con la sua classe e l’innata eleganza. Un gentleman, lo svizzero, in campo e fuori, il ‘re’ del tennis è uno sportivo tra i più amati in assoluto tanto che gli sponsor se lo contendono anche oggi che non è più in attività.
Tuttavia, lo sport, sempre alla ricerca di nuovi eroi, fa in fretta a dimenticare i suoi idoli: appena si ritirano dall’attività agonistica, vengono relegati nel dimenticatoio della storia, con gli onori che vengono tributati ai ‘giovani leoni’, alle nuove leve che scalano le gerarchie e così anche il ‘King’ del tennis è detronizzato: la sentenza, infatti, non lascia adito ad alcun dubbio.
Paolo Bertolucci: “Più ancora di Roger Federer premierei Wawrinka”
Nel tennis moderno la potenza e l’atletismo spesso sono più determinanti della pura tecnica. Motivo per il quale Roger Federer era quasi una sorta di marziano: nell’epoca delle bordate da fondo campo il tennis dell’ex numero 1 del ranking Atp era fatto di precise discese a rete, con lo svizzero che le concludeva magistralmente con volée che erano delle autentiche pennellate e del rovescio a un mano con cui disegnava traiettorie letali per i suoi avversari che replicavano cannoneggiando con quello bimane.
Infatti, ancora oggi sono pochissimi i tennisti che hanno il rovescio a una mano nel loro bagaglio tecnico: tra i top 40 del mondo sono appena 4 quelli che eseguono il colpo che più di ogni altro Federer ha elevato ad altezze sublimi. Eppure proprio sul suo iconico rovescio a una mano è arrivata la doccia fredda per il fuoriclasse svizzero.
Sulle colonne de ‘La Gazzetta dello Sport’, l’ex tennista ed ex capitano non giocatore della Nazionale, nonché componente della squadra che conquistò la Coppa Davis nel 1976 in Cile, Paolo Bertolucci, si è sbottonato sul migliore interprete di tale gesto tecnico che con grande sorpresa, a suo giudizio, non è lo svizzero:
“Se dovessi stilare una classifica dei migliori rovesci a una mano da trent’anni a questa parte, cioè da quando il cambiamento si è messo in moto diventando inarrestabile, più ancora di Roger Federer premierei Wawrinka e inserirei anche Dominic Thiem (che peraltro da ragazzino era bimane) e Gasquet“.
Una vera e propria bocciatura per l’ex Re del tennis che non solo ha perso il trono ma non ha neanche più i sudditi che lo riveriscono come quando sul campo da tennis ammaliava con la sua classe.