Le ultime dichiarazioni del team principal non lasciano spazio all’interpretazione: ecco come stanno le cose
Il 2023 non è andato esattamente come la Ferrari si augurava. Partita con l’obiettivo di contendere alla Red Bull i titoli iridati, la squadra di Maranello si è trovata ben presto a fare i conti con una vettura, la SF-23, nettamente meno prestante rispetto alla RB19 sfornata a Milton Keynes ma anche alle Mercedes e alle Aston Martin.
Sprofondata al quarto posto delle gerarchie iridate, la Scuderia si è resa protagonista di un bel colpo di reni che l’ha portata a rialzare man mano la china, fino a cogliere un insperato successo a Singapore con Carlos Sainz. Le reazione, però, non è bastata ad aggiudicarsi per il secondo anno di fila il riconoscimento di vice-campioni del mondo, ottenuto alla fine da Hamilton e compagni. Una batosta che in quel di Maranello stanno cercando di mandare giù lavorando sodo in ottica futura.
Ferrari, Vasseur affronta il tema gerarchie: la sua posizione è molto chiara
Messo in archivio un 2023 al di sotto delle aspettative, in casa Ferrari si è già tornati al lavoro al fine di farsi trovare pronti per l’inizio del campionato 2024. Si lavora in fabbrica, ma soprattutto negli uffici, dove a tenere banco è principalmente la questione legata al rinnovo del contratto di Charles Leclerc e Carlos Sainz. Le trattative sono ancora in corso, ma pare che entrambi gli alfieri della Rossa siano destinati a prolungare i rispettivi matrimoni con il Cavallino. Lo si evince dalle ultime dichiarazioni del team principal, Frederic Vasseur, il quale si è soffermato anche su un’altra questione riguardante la coppia di piloti, quella delle gerarchie.
“Quest’anno abbiamo dimostrato di riservare lo stesso trattamento per entrambi i piloti. Singapore è l’esempio migliore”, ha sottolineato il manager francese, affrontando l’argomento durante il consueto pranzo di Natale organizzato dalla Scuderia. “Insieme hanno fatto un ottimo lavoro”, ha aggiunto soddisfatto, riferendosi in modo particolare alla seconda parte di stagione.
Proprio perché soddisfatto di come sono andate le cose internamente, Vasseur non sembrerebbe intenzionato a cambiare atteggiamento. “Voglio continuare in questa direzione, senza differenze di trattamento. Abbiamo due auto e due piloti. Hanno raccolto quasi lo stesso bottino di punti durante l’anno. Lo considero – ha poi proseguito il Team Principal nella sua analisi – l’ulteriore segnale del fatto che abbiamo fornito loro gli stessi strumenti, la stessa libertà e lo stesso approccio strategico alle gare”, ha concluso.
Sebbene condivisibile, il discorso dell’ex Sauber ha preso un po’ alla sprovvista appassionati ed addetti ai lavori, dal momento che era opinione diffusa che il team avrebbe eletto Leclerc come proprio leader. Vedremo se col passare dei mesi la situazione rimarrà realmente invariata oppure Vasseur deciderà di tornare suoi suoi passi. Quest’ultimo è uno scenario sicuramente probabile qualora uno tra Charles e Sainz dovesse trovarsi a lottare per il titolo piloti.