E’ arrivato il momento della verità per la tanto discussa Superlega: gli scenari possibili della sentenza della Corte di giustizia europea.
A distanza di oltre due anni e mezzo dalla sua nascita è arrivato il momento di scoprire definitivamente il destino della Superlega. Il 21 dicembre 2023 sarà, comunque vada a finire, una data storica per il calcio europeo che è in attesa della sentenza della Corte di giustizia europea sul ricorso presentato contro la UEFA.
La lunghissima vicenda sta per volgere al termine e finalmente si scoprirà l’esito di questa discussa battaglia legale. A decidere le sorti di questa sentenza saranno quindici giudici, tra cui l’italiana Lucia Serena Rossi, che hanno studiato e valutato tutte le carte fino a prendere una posizione a cui non si potrà tornare indietro.
Il nocciolo della questione non è alla singola competizione ma sul presunto ruolo di monopolio della UEFA e della FIFA sul mondo del calcio che a cascata influisce sui vari tornei internazionali. In base all’esito del verdetto sul tavolo ci sono più di due scenari possibili su cui si svilupperà il futuro del pallone.
Ci siamo, il giudice belga Koen Lenaerts è pronto a leggere il dispositivo della sentenza sulla Superlega presso la Corte Ue di Lussemburgo. Il mondo del calcio è col fiato di sospeso e non vede l’ora di conoscere come andranno a finire le cose tanto che non si può escludere nulla in un infinito scontro ricco di colpi di scena.
La Superlega condanna l’abuso di potere della UEFA che sarà negato, confermato o fatto in parte. Per questo motivo ci sono tre possibili situazioni che si potrebbero creare. Per la prima ipotesi resterebbe tutto quasi uguale a prima con l’automatica esclusione della Champions League per le squadre, a rischio anche di sanzioni, che volessero insistere sul nuovo progetto di un torneo “chiuso” fuori dal sistema.
Al contrario l’annullamento totale dello “status quo” costringerebbe Ceferin a chiudere i battenti ma entrambi i casi sono improbabili. Secondo le ultime indiscrezioni alla fine il ricorso dovrebbe essere accolto ma soltanto in parte lasciando comunque la possibilità di nascita di nuove leghe e di creazione di modelli alternativi che possano coesistere con altre altri organi (come avviene tra FIA e Formula 1). Uno scenario in cui non ci sarebbero vincitori e lascerebbe un po’ tutto ancora in bilico lasciando agli stessi club di scegliere il proprio futuro.
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