Il nuovo direttore generale dei campani ha voluto chiarire alcuni scenari in vista del futuro: ecco cos’ha detto.
Ritorno al passato per Walter Sabatini. Lui che nelle scorse settimane aveva rivelato alla stampa di sentirsi avvilito e particolarmente scosso per la situazione in cui sta versando la Salernitana, attualmente ultima in classifica e con una situazione sempre più in declino week-end dopo week-end. Nella giornata di ieri è poi stata annunciata la bomba, ovvero il suo ritorno a Salerno nel ruolo di direttore generale. Un nuovo capitolo tutto da vivere con l’obiettivo di tirare fuori dalle sabbie mobili una squadra che sta lentamente affondando. Già nel 2022 era stato uno degli artefici della salvezza, prima di un’improvvisa rottura che l’aveva costretto alla separazione.
Ma ora Sabatini è pronto a tornare più carico di prima per una sfida dai cuori forti e dagli stimoli decisamente allettanti. Col mercato di gennaio sempre più vicino, l’esperto di talenti darà senza dubbio il suo contributo per rinforzare una rosa che è apparsa troppo fragile per i pesanti equilibri della Serie A. Due anni fa pescava dal Brasile uno sconosciuto Ederson, soltanto per fare un esempio. Chissà invece su chi andrà a puntare ora, per ridare lustro a una società che vuole affidarsi completamente al suo condottiero dietro alla scrivania.
Salernitana, la rivelazione di Sabatini sulla panchina
Lunedì sera di scena a Bergamo, la Salernitana aveva dato segnali incoraggianti, chiudendo la prima frazione in vantaggio grazie al gol di Lovato. Il tabellino finale, però, ha poi fatto registrare le quattro marcature dei padroni di casa che hanno decisamente affossato la truppa di Pippo Inzaghi. Venerdì sera all’Arechi arriverà un Milan incerottato e sarà una nuova occasione per provare a strappare punti e ossigeno. Proprio il tecnico piacentino è finito al centro di vari dibattiti: c’è chi vorrebbe il ritorno di Paulo Sousa, artefice della salvezza nella passata stagione, e chi invece reputa che la scossa debba arrivare direttamente dai giocatori.
A chiarire questi scenari ci ha pensato direttamente Walter Sabatini, con le sue prime parole da nuovo dirigente Granata. “Non sono un tagliatore di teste e non vado mai in un posto per fare questo genere di operazioni. Per ora ho cercato di definire il campo di azione più ampio. Sousa? Credo che anche se fosse l’ultimo allenatore disponibile non tornerebbe a Salerno. Adesso non vedo l’ora di tuffarmi nel lavoro”. Insomma, monito chiaro e coinciso: fiducia a Inzaghi e voglia di mettere le mani su questa squadra, cercando di migliorarla il più possibile per compiere l’ennesimo vero e proprio miracolo sportivo.