CAROLINA ORSI: SONO FELICISSIMA DELLA MIA STAGIONE. LE STRUTTURE ITALIANE SONO MEGLIO DI QUELLE SPAGNOLE…”

Carolina Orsi, giocatrice di padel, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni ufficiali di TvPlay.it.

“SONO SUPER FELICE DELLA MIA STAGIONE” – “Ho scoperto da poco il padel perché prima non c’era. Magari se l’avessi scoperto prima, sarei di un livello superiore. Adesso ci sono le ragazzine di 17 anni che sono cresciute con il padel, mentre io ci gioco da tre. La mia stagione? Super felice, ho raggiunto vari traguardi: ho vinto una medaglia d’oro, due quarti di finale, 25 al mondo. Durante l’anno ho toccato anche la 18esima posizione. Obiettivo dell’anno prossimo? E’ cercare di arrivare al 17esimo posto”.

“PER UN PADELISTA E’ FONDAMENTALE ANDARE IN SPAGNA” – “All’inizio avevo pensato di fare entrambe le cose, visto che in Spagna non riuscivo a mantenermi, poi da luglio scorso mi sono dedicata solo al padel. Dove lavoravo? Lavoravo al playtomic, ero sales di ‘prenota un campo’ per il centro Italia. Scelta di andare in Spagna era obbligata? Sì, assolutamente. Le strutture sono più belle in Italia, visto che il padel in Spagna esiste dagli anni Sessanta e Settanta. Lì, infatti, ci sono ancora i campetti con il muro, mentre qui sono tutti nuovi. Premier Padel? Ha dato qualcosa in più sia dal punto di vista economico che dei servizi per i giocatori. Ci ha permesso di giocare anche in location importanti a livello sportivo. Ma il World Padel Tour ha fatto la storia. Calendario? E’ bello: andiamo tre volte in Sudamerica, andiamo negli Emirati. Con chi giocherò l’anno prossimo? Non lo so ancora, ma c’è qualche trattativa in corso. In Europa dopo la Spagna chi c’è? Ci siamo noi, anche dal punto di vista dei risultati, poi c’è la Francia. Inghilterra? Piano piano sta arrivando. Quanto tempo ci vuole per avere un giocatore importante di Padel? Almeno dieci anni, siamo tutti tennisti ora, bisogna aspettare chi ha adesso tra i 10 ed 11 anni. “Più ex tenniste che ex tennisti hanno avuto dei risultati? I ragazzi, forse, non sono andati in Spagna ed è lì che migliori più velocemente. I maestri spagnoli, ovviamente, hanno più esperienza di quelli italiani”.

“ANCHE SINNER DOVREBBE VENIRE IN SPAGNA SE VOLESSE GIOCARE A PADEL” – “Se Sinner, una volta terminata la carriera da tennista, dovesse diventare padelista? Il percorso è sempre quello, deve venire qui in Spagna per allenarsi e migliorarsi. Più Fognini o Sinner come possibili padelista? Non lo so, entrambi. Ma è uno sport per tutti. Un bambino deve finire gli studi, restare in un primo momento in Italia e poi capire quanta voglia abbia il bambino a cambiare vita. Come mi trovo? Mi sto trovando benissimo, volevo fare proprio questa esperienza”.

“NUOVA COMPAGNA DI GIOCO? MI VA BENE ANCHE UNA SINISTRA SOLIDA” – “Sono mancina, dicono tutti che ho la possibilità di avere due sinistri, io gioco a destra, ma se giocassi con un’altra sinistra andrei a destra. La storia dice che una coppa sinistro-destro, di solito, riesce a vincere. Nuova compagna? Mi va bene anche una sinistra solida, che sta lì a difendere e a giocare. Dove si fanno più punti tra chiusure o errori degli avversari? Non sono tante diverse, dipende molto dal tipo di giocatori. Giochiamo anche noi sul più debole”.

“PATTY LLAGUNO E’ UN FENOMENO” – “La compagna di gioco con cui mi sono trovata bene? Patty Llaguno, ma è lei è un fenomeno. Boom del Padel in Italia? Tutto dipende dal fatto che piaccia alla gente, qui giocano tutti. Il padel è stato aiutato anche dalla pubblicità fatta dagli ex calciatori”.

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