Il Milan punta gli obiettivi di mercato per la missione Europa League, quali innesti arriveranno a gennaio alla corte di Stefano Pioli.
Il Milan pesca bene dall’urna per i playoff di Europa League e ora i tifosi accarezzano il sogno di alzare il secondo trofeo UEFA per importanza che, seppure sia meno blasonato dell’amata Champions League, ha la particolarità di essere l’unico a non essere mai stato vinto in 124 anni di storia dai rossoneri, neppure quando si chiamava Coppa Uefa.
Per arrivare fino in fondo però serviranno sicuramente nuove risorse e soprattutto la speranza che il trend degli infortuni si arresti o quantomeno rallenti. Anche domenica scorsa infatti Pioli ha perso altre due pedine, Tommaso Pobega e Noah Okafor, che era rientrato da poco.
Tutto questo si aggiunge alla già nota emergenza nel reparto difensivo e l’assenza di un’alternativa valida a Olivier Giroud, sebbene Luka Jovic con la dovuta calma abbia iniziato a dare cenni di vita nelle ultime settimane. Quello che terrorizza i tifosi però è come il passaggio dal turno di Champions League al giovedì di Europa League potrà influire sulla già piena infermeria rossonera e cosa intende fare la dirigenza a riguardo.
Il punto di Furlani sugli obiettivi di mercato
Se da un lato il ritorno alla vittoria da parte del Milan è sicuramente un segnale molto positivo per tutto l’ambiente, oltre che per la squadra, l’allenatore e l’armonia a Milanello, la questione infortuni aleggia come una nube scura nel cielo tornato sereno dopo la retrocessione dalla Champions all’Europa League e la caduta di Bergamo.
L’Europa League dunque diventa un obiettivo a tutti gli effetti, ma le strategie del mercato rossonero ad oggi sono ancora poco chiare. I movimenti di Moncada parlano del risaputo interessamento per Serhou Guirassy per l’attacco, oltre che per Juan Miranda come vice-Theo ma prima la dirigenza intende occuparsi di un altro reparto.
Alla domanda se l’infortunio di Pobega avrebbe fatto spostato sul centrocampo la priorità assoluta per rinforzare il reparto Furlani ha risposto con un secco “No”. Non è un caso infatti che oltre all’idea Jakub Kiwior ci sia un’altra pista che porta ad un rinforzo per la difesa, Clement Lenglet, difensore dell’Aston Villa ma di proprietà del Barcellona. L’idea viene dallo scarso utilizzo da parte del 28enne francese. Pista non facile perché bisognerebbe non soltanto parlare con due club diversi per il prestito, ma anche convincere i blaugrana ad accollarsi parte dell’ingaggio da 6 milioni di euro. Per questo resta sempre viva l’ipotesi ritorno di Matteo Gabbia, sulla quale però sempre Furlani dichiara di non aver avviato alcun discorso col Villarreal.