Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva ai microfoni di TvPlay.it.
“OLIMPIADI EVENTO PIÙ ATTESO” – Sarà un anno importante, con tante manifestazioni che si uniscono a quelle che ogni anno già ci sono. Oggettivamente però l’anno delle Olimpiadi, con tutto quello che implica la manifestazione a cinque cerchi, ci aspetta al varco per il fatto che eravamo già andati bene a Tokyo. Ci sono tante buone premesse.
“OBIETTIVO 350 ATLETI ALLE OLIMPIADI” – Sia gli atleti, i tecnici, sia noi dirigenti siamo abituati ad avere pressioni. Sicuramente bisogna capire nei prossimi mesi, c’è un lungo percorso di qualificazione. dobbiamo arrivare a 300-350 atleti ed atlete. Partiamo dal presupposto che oggi siamo più o meno un centinaio, in tanti devono ancora staccare il pass.
“PIÙ DIFFICILE QUALIFICARSI CHE ANDARE A MEDAGLIA” – Come ho detto anche durante dei recenti incontri con delle Federazioni, in certe discipline siccome c’è una quota continentale, qualificarsi forse è più complicato che andare a medaglia. Bisogna avere però quantità, ma anche qualità e soprattutto secondo me dobbiamo essere il più possibile capaci di sopperire a qualche medaglia che magari abbiamo vinto non dico in modo inaspettato o sorprendente a Tokyo, con altri discipline che si stanno affacciando e dove magari a Tokyo abbiamo fatto meno bene. Insomma è forse il discorso di non giocarsi tutto su una fiches e cercare il più possibile distribuire opportunità di successo.
“SQUADRA ATLETICA MAI COSÌ FORTE” – Io sono forse portabandiera di quello che è la cultura dei grandi eventi sportivi. È chiaro che per farli di avere un impianto, in questo caso l’Olimpico ti consente di ospitare una manifestazione europea di atletica, oppure doverla realizzare e qui cominciano tutta una serie di problematiche che sono molto comprensibili a che ci sta guardando e ascoltando. L’atletica è stata dall’inizio del secolo scorso una disciplina che ha riservato, anche se poi a macchie di leopardo saltando qualche qualche edizione, le più grandi soddisfazioni. Io credo che non c’è mai stata una squadra nel complesso così forte. Non a caso abbiamo detto campionato d’Europa che era dimostrazione della forza del movimento. Andiamo a Parigi con molte carte, ma anche quello che andiamo avendo visto cinque medaglie d’oro a Tokyo, con tutto quello che significa.
“PER GLI STADI SERVE QUALCOSA DI DIVERSO” – Il commissario per gli stadi è un’idea che ha tirato fuori il ministro con il Governo. È un’ipotesi, poi la parola commissario è anche un po’ diciamo generica, bisogna capire bene oltre a questo che tipo di poteri avrà. Quello che è sicuro è che con i tempi normali a realizzare le opere che sono propedeutiche per organizzare una manifestazione come gli europei, scusate se ve lo dico, serve qualche cosa di diverso rispetto all’orario ne so qualcosa.