Davide Massa è nella bufera: l’arbitro di Imperia non consulta mai il Var nonostante gli episodi nelle ultime tre gare e le polemiche divampano
Il Var nel mondo del calcio è stato introdotto per limitare – se non cancellare – gli errori arbitrali durante le partite, topiche gravi in grado di alterare il risultato finale del match. Uno strumento che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto spegnere definitivamente ogni tipo di polemica.
Addio alle moviole nelle trasmissioni sportive, niente più processi agli arbitri e, soprattutto, incontri con margini di errori sempre più esigui. Ed invece le polemiche sono addirittura aumentate, tra errori clamorosi di arbitro e Var, mancate “revisioni” e la centralità del fischietto di campo sulla tecnologia come impone il protocollo.
Nelle due ultime settimane sul banco degli imputati è finito Davide Massa, arbitro internazionale da oltre 200 gare dirette. Se tre indizi fanno una prova, beh, è arrivato il momento di porsi qualche domanda. Napoli-Inter, Parma-Palermo e Genoa-Juventus, di fatto le ultime tre da lui dirette, sono finite sotto la lente di ingrandimento.
Massa, tre le gare incriminate: cos’è successo
L’On field review sembra proprio non funzionare con Massa in campo. Mai andato a rivedere un episodio al monitor, sebbene ve ne siano stati almeno due in ogni gara summenzionata. Nella sfida del Maradona era certo meritevole di revisione il fallo di Lautaro Martinez su Lobotka, così come il tocco di Acerbi sulla caviglia di Osimhen.
Nella sfida di Serie B del Tardini pesa il fallo di Bonny sanzionato solo con il giallo nonostante abbia tutti i crismi del grave fallo di gioco ed il non intervento sul gol di Mihaila, sulla cui traiettoria del tiro c’è Benedyczak in posizione di fuorigioco che sembra interferire nell’azione. Il gol non può essere convalidato con un’overrule, ma andando al monitor, proprio come avrebbe dovuto fare in occasione del tocco di mano di Bani su cross di Cambiaso e sul fallo di Malinovskyi su Yildiz.
Perché Massa non viene richiamato al monitor? Secondo il Corriere dello Sport, tre le opzioni possibili, tutte peraltro molto gravi. La prima è il giudizio errato sugli episodi incriminati anche da parte dei Var nel center di Lissone, in linea con le decisioni dell’arbitro di Imperia. La seconda è la capacità di persuasione di Massa nei confronti dei colleghi mentre la terza è una sorta di sudditanza dei fischietti al Var nei confronti di un arbitro internazionale dalla carriera di livello.