Claudio Onofri, ex calciatore e allenatore, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TVPlay: l’analisi sulla partita tra Genoa e Juve.
“GILARDINO DEVE MIGLIORARE NEI CAMBI MA TROPPE CRITICHE” – “Purtroppo stasera non potrà essere allo stadio ma ripensando a un passato molto remoto dove quando giocavo al Genoa abbiamo vinto tre volte contro la Juve e sono vittorie che non ti dimentichi. Secondo me alcuni nell’ambiente stanno esagerando nelle critiche a Gilardino. Ha un’esperienza ancora da maturare soprattutto nei cambi finali come successo col Frosinone e Monza, dove ha modificato anche il modulo e l’approccio di quelli entrati sono stati fatali per le sconfitte comunque immeritate perché il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto entrambe le volte. Non sono sereno per stasera ma nemmeno così depresso riguardo a un andamento comunque preventivabile anche dalla società che ha chiesto una salvezza tranquilla, quindi lottare fino alla fine e le ultime giornate provare a togliersi qualche soddisfazione in più”.
“IL GIOCO DELLA JUVE NON MI AFFASCINA MA I RISULTATI ARRIVANO” – “Oggi sarà una partita difficile per il Genoa perché è molto complicato mettere in difficoltà la Juventus, nonostante non sia affascinato dal loro gioco. Ho sempre in mente la partita contro la fiorentina, dove la Juve ha superato pochissimo la metà campo però in questo modo si è vista una difesa quasi invalicabile. Per questo vanno riconosciuti i meriti ad Allegri che per esempio sta facendo esaltare un giocatore come Cambiaso. I numeri non sono sempre definitivi nel giudizio di una squadra però in questo caso sì perché è l’unica che sta riuscendo a tenere testa all’Inter”.
“DRAGUSIN E’ UN GIOCATORE DA JUVE, DE WINTER DEVE CRESCERE” – “Dragusin è un giocatore che può arrivare alla Juventus, un prospetto molto interessante con una personalità da giocatore anziano e ha una statura non solo fisica di alto livello. De Winter invece deve ancora crescere e dimostrare di più di quanto ha fatto finora. Per esempio nell’ultima gara col Monza ha qualche responsabilità sul gol di Dany Mota dovuto anche alla poca esperienza”.
“MI DIVERTO DI PIU’ A VEDERE L’ATALANTA CHE LA JUVE” – “In Italia il risultato è l’unica cosa che conta, dalle altre parti come in Inghilterra e in Spagna se il Barcellona vince 3-0 e passa la palla indietro per perdere tempo i tifosi fischiano. Questo è l’aspetto culturale che ci appartiene e con questo abbiamo ottenuti risultati importanti ma c’è anche una parte di divertimento da soddisfare per i tifosi che vanno allo stadio come successo col calcio di Gasperini. Se vado allo stadio e vedo che dopo il primo gol, la Juve resta ottanta minuti a difendere e basta a me non piace. Con questo non sto condannando Allegri o Mourinho ma esprimo solamente un’opinione personale da appassionato di calcio”.