Federico Giunti, ex giocatore ed ex allenatore del Milan Primavera, ha rilasciato delle dichiarazioni importanti sulle giovani promesse rossonere.
Il Milan questa sera contro il Newcastle si gioca le residue possibilità di accedere agli ottavi di finale dell’edizione di quest’anno della Champions League. Tuttavia, al netto di quello che cosa accadrà nel match contro i ‘Magpies’, in casa rossonera è un periodo contraddistinto da tante novità.
La più recente, ovviamente, è quella che riguarda il ritorno di Zlatan Ibrahimovic. Ma in queste ultime ore si sta parlando anche molto del futuro dello Stefano Pioli. La redazione di ‘TvPlay’, proprio per parlare di questo momento del Milan, ha intervistato Federico Giunti, ex giocatore ed ex tecnico della Primavera rossonera.
Con il ritorno di Ibrahimovic, il Milan ha voluto ‘riparare’ all’addio di Paolo Maldini?
“Maldini aveva compiti anche di mercato. Ibra, in ogni caso, è stato importante nello spogliatoio quando era giocatore. Il leader di quella squadra lì erano sia lui che Kjaer. Penso che la società abbia visto la necessità di inserire questa figura di contatto giornaliero con la squadra. Lui conosce ogni sfumatura di tutto l’ambiente rossonero e potrà essere solo di aiuto”.
Lei ha guidato la Primavera del Milan per tanti anni, anche se non l’ha allenato, ci può dire il suo pensiero su Camarda? Deve continuare a fare la trafila in rossonero o andare in prestito in qualche club in Serie B o in Serie C?
“Ho parlato con chi l’ha allenato, è assolutamente un giocatore di prospettiva. In queste settimane ha toccato con mano cosa vuol dire allenarsi con i grandi calciatori e che forza mentale ci vuole per giocare partite di un certo livello. Sarà il tempo a decidere se ci vorranno delle tappe intermedie”.
Giunti: “Colombo ha fatto bene ad andare al Monza. Pioli è stato penalizzato dagli infortuni”
Ha allenato nella Primavera rossonera giocatori come Colombo, Nasti e Daniel Maldini. Colombo ha fatto bene ad andare un anno a giocare in prestito al Monza? Può diventare la nuova punta della Nazionale?
“Il Milan sta facendo fare le ossa a Colombo. Lui ha dimostrato a Lecce e a Monza di poter giocare nel team rossonero. Ha fatto bene a fare un’ulteriore tappa intermedia, dove ha la possibilità di giocare molto di più. Palladino gli sta dando fiducia, alternandolo con altri giocatori. E’ un calciatore dal punto di vista mentale già pronto per un certo livello, ma deve avere un po’ più di cattiveria in area di rigore. E’ un attaccante moderno, il futuro è dalla sua parte. Nazionale? Una tappa alla volta, deve migliorare prima il score realizzativo. Lorenzo può giocare sia da solo come punta centrale che con un calciatore vicino”.
Mentre Nasti, dopo il prestito al Cosenza, sta giocando in prestito al Bari. Che cosa ne pensate?
“Abbiamo fatto un percorso di due anni insieme, dove ci sono stati degli alti e degli bassi. L’anno scorso a Cosenza è partito un po’ in sordina, ma poi ha salvato la squadra. Anche al Bari sta avendo spazio. A differenza di Colombo, Marco riesce a tramutare le palle sporche in gol. E’ un giocatore generoso, così come dimostrano le ammonizioni che prende. Deve fare il suo percorso. In Serie A ci arriva”.
Mentre Daniel Maldini?
“Sono due-tre anni che sta lottando con alcuni problemi fisici che gli hanno sicuramente condizionato il rendimento. E’ il più talentuoso dei tre, può fare tutto dal punto di vista tecnico. Può giocare ovunque dietro ad una prima punta, visto che riesce a fare in maniera ottimale le due fasi. Mezzala tecnica in un centrocampo a tre? Sicuramente, ha un meccanismo aerobico che gli permette di fare tutto”.
Tiago Djalò all’Inter non sarebbe una beffa per il Milan?
“E’ rimasto solo sei mesi al Milan, poi ha fatto un percorso importante al Lille. Adesso è sul mercato perché va a scadenza ed è un giocatore affidabile. Il Milan non deve avere nessun rimpianto su Djalò, sia perché all’epoca non era pronto sia perché è stato inserito nell’operazione Leao”.
Il Milan ha di fronte a sé questa sera un’impresa contro il Newcastle, può farcela? Che cosa ne pensa delle voci sull’esonero di Stefano Pioli?
“Il cammino del Milan in Champions è stato compromesso dai due pareggi rimediati con il Newcastle ed il Borussia Dortmund, dove meritava molto di più. Il calcio è strano, può succedere di tutto. Il Dortmund se la giocherà con il Pioli. Critiche a Pioli? Ho avuto la fortuna di vedere come lavora Stefano. Per me, è un allenatore che ha dimostrato di meritare il posto che occupa. L’andamento del Milan è stato troppo condizionato dagli infortuni, soprattutto quello di Rafael Leao”.
Lei ha giocato anche nel Bologna, ci può dire il suo il suo pensiero della grande stagione della squadra di Thiago Motta?
“Sono contento per l’ambiente, è una squadra di giovani con un attaccante davvero interessante. Tutto questo è merito sia di una società che lavora seriamente che di un allenatore che ha preso decisioni importanti, avendo il coraggio di cambiare ruoli a diversi giocatori. Il Bologna riesce a far crescere giocatori e poi a rivenderli. Zirkzee? Andrà sicuramente in una big”.
Le seconde squadre sono il giusto cuscinetto tra il settore giovanile ed il mondo professionistico?
“Assolutamente, sì. La Juve ha dimostrato la grande utilità delle seconde squadre. I giovani calciatori, prima di passare al calcio professionistico, devono sicuramente lo sfruttamento delle seconde squadre”.