Il tecnico biancoceleste sta seriamente pensando di dare via tre-quattro giocatori per arrivare a prendere chi vuole lui
Il pareggio di Verona brucia ancora. E tantissimo. A Maurizio Sarri non è andato giù il risultato anche se, tutto sommato, non era così negativo sulla prestazione della sua squadra. I risultati però continuano a non arrivare e il tecnico freme perché in campionato se le distanze aumentano, confermarsi in Champions per la prossima stagione diventa davvero dura. Era il principale obiettivo, nonostante Sarri dica il contrario. La società ha speso tantissimo e si aspetta un cammino diverso, soprattutto in campionato.
Ma le cose non vanno e Sarri sta iniziando a fare un po’ di pressioni sulla società e su come si potrebbero cambiare le cose già a gennaio. Non sarà facile perché il tecnico chiede davvero tanto. Al direttore sportivo Fabiani ha detto chiaramente che vuole piazzare Basic, se necessario Vecino (anche se ne farebbe a meno) e dare via anche Kamada, considerando che tra l’altro a gennaio sarà quasi interamente via per impegni con la nazionale. Un ostacolo in più per non far sì che sia facile la trattativa. Se non è una rivoluzione, poco ci manca.
Sarri insiste e vuole Insigne ma non è facile. E non solo lui
E tutti questi giocatori che dovrebbero andare via, il tecnico, ovviamente, vuole che vengano rimpiazzati. Il piano di Sarri è semplice, cedere i giocatori che utilizza poco e che non convincono del tutto anche per fare un po’ di spazio sugli stipendi. Basti pensare che Vecino e Kamada insieme arrivano a oltre 6 milioni di euro, un bel tesoretto per arrivare a Lorenzo Insigne. Detta così sembra più facile di quello che è in realtà, ma per il tecnico è fattibile e, nonostante le dichiarazioni del giocatore napoletano, sa bene che il suo vecchio pupillo se chiamato, verrebbe di corsa alla Lazio.
Semplice trattare la cessione di Basic e Vecino. Il primo ha diverse richieste in Italia e in Francia, il secondo si piazza, anche perché sembra che pure lui voglia cambiare aria anche per quello che è successo dopo Cagliari, ma non per Sarri, bensì per la società con la quale si sarebbe rotto qualcosa. Sarri è sicuro che se si insiste su Insigne e ci si va in modo serio, il giocatore è pronto a rompere con la sua squadra canadese o quanto meno per fare pressioni per arrivare in prestito.