Il mondo del tennis è sconvolto e senza parole: Rafa Nadal e l’addio alla racchetta, è arrivato il clamoroso annuncio
Piano piano, passo dopo passo, senza troppe aspettative. Né nei confronti di se stesso, né come illusioni da regalare ai fan. Queste, almeno a parole, le intenzioni di Rafa Nadal quando si parla del suo rientro in campo. Il campione spagnolo, fermo dallo scorso 18 gennaio, ha annunciato il ritorno alle competizioni agonistiche dopo un lungo percorso fatto di operazioni, fisioterapia, riabilitazioni e quant’altro.
L’appuntamento, per tutti i suoi tifosi ma in generale per tutti gli appassionati del nobile sport con la racchetta, è per il 31 dicembre del 2023, quando prenderà il via il torneo di Brisbane, valido per la categoria Atp 250. Il maiorchino torna così sulla stessa terra che ha ospitato il suo ultimo match ufficiale, quello del secondo turno agli Australian Open 2023, perso in tre combattuti set contro l’americano Mackenzie McDonald. Da lì, il calvario.
La diagnosticata lesione al muscolo ileopsoas della gamba sinistra – e altri problemi collaterali, legati al logorìo di un fisico al quale lo spagnolo ha forse chiesto troppo – gli ha impedito il ritorno in campo per tutto l’anno solare. Forse l’incredibile coincidenza che proprio il 31 dicembre, ultimo giorno di un 2023 da dimenticare, Rafa tornerà in campo, potrebbe essere letta come un segnale della voglia di non darla vinta ad un lunghissimo anno che ha messo davvero a dura prova la resilienza del tennista. Prova superata brillantemente però, data la decisione di riprovarci con la stessa carica agonistica di sempre.
Nadal, Roland Garros e Olimpiadi nel mirino
Chi meglio dello zio Toni, suo allenatore e mentore per 17 anni, conosce la personalità e tutte le più nascoste sfaccettature del carattere del mancino di Manacor? Le sue opinioni, quando si parla del nipote, sono sempre da tenere nella giusta considerazione data la conoscenza intima tra i due. Non serve a Toni Nadal – come ammesso da lui stesso – parlare col nipote per sapere già in anticipo quali siano le intenzioni e le reali aspettative del tennista per il prossimo anno.
“Il suo sogno è quello di sentire ancora una volta il suo nome al Roland Garros. Non va in campo per esserci, pensa di essere competitivo. Sa che per esserlo deve giocare molti tornei, a partire dall’Australia“, ha esordito l’ex coach di Rafa in una recente intervista a RMC Sport.
“Rafa cercherà di giocare il maggior numero di tornei possibile, ma soprattutto i Giochi Olimpici e il Roland Garros. Per lui giocare ai Giochi Olimpici, rappresentando la Spagna, è sempre stato molto importante, visto che ha già partecipato e vinto a Rio 2016 e Pechino 2008. Vedremo come andrà l’anno“, ha concluso lo zio, non assicurando dunque al 100% che il campione di Manacor farà parte della delegazione spagnola a Parigi 2024.