La Procura antidoping si è pronunciata nei confronti del caso che riguarda Paul Pogba, per il francese sono stati chiesti 4 anni di squalifica.
Il momento della verità si sta avvicinando sempre di più per Paul Pogba e la Juventus. Il francese era risultato positivo al testosterone nel test dell’antidoping effettuato in occasione del match tra la Juventus e l’Udinese. L’ex Manchester United era in attesa da diverse settimane per capire di che entità sarebbe stata la richiesta della squalifica.
Il regolamento nel suo caso prevede uno stop che può arrivare fino a 4 anni, che per il 30enne centrocampista potrebbe risultare come la pietra tombale su una carriera che nelle ultime stagioni aveva visto senza dubbio più ombre che luci.
Già dall’ultima annata trascorsa al Manchester United il campione del Mondo era sembrato soltanto un lontano parente del crack che aveva impressionato tutti a Torino. Quindi quando la Juventus è riuscita a portare a termine l’operazione “Pog-back” si pensava che per lui sarebbe stato un nuovo inizio nel club in cui si era riuscito ad esprimere ai livelli più alti. Nulla di tutto ciò però è accaduto. Anzi.
Il francese oltre ad incappare in un lungo infortunio che l’ha tenuto out per quasi tutta la scorsa stagione, Mondiale in Qatar incluso, sembrava aver iniziato anche la stagione in corso all’insegna della sfortuna. Oltre a lui anche la stessa Juventus nelle ultime stagioni ha attraversato momenti molto difficili, dalla condanna e la penalizzazione a seguito dell’inchiesta Prisma, fino alle squalifiche non solo di Pogba, ma anche di Fagioli.
Il centrocampista francese inoltre non riesce a trovare pace nemmeno fuori dal campo, dove le vicende legali che coinvolgono suo fratello lo tormentano ancora. Adesso è arrivata la richiesta ufficiale da parte della Procura antidoping per quanto riguarda la sua squalifica e com’era già stato ipotizzato è di 4 anni.
L’ultima speranza, sia per lui che per la Juventus che sperava di riuscire minimamente a monetizzare da una sua cessione, resta il patteggiamento. Per il momento sembrerebbe che Pogba continui a rifiutare quello che di fatto avrebbe potuto fargli dimezzare la squalifica, tenendolo out solo per due anni. Per essere accolto però il giocatore avrebbe dovuto dimostrare la sua non intenzionalità nell’assumere il farmaco proibito. La sua intenzione dunque resta quella di andare a processo davanti al Tribunale nazionale antidoping, con tutti i rischi del caso.
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