Il giocatore non sta trovando molto spazio con i nerazzurri e avrebbe già deciso di cambiare aria. Tutti i dettagli
In casa Inter l’armonia regna sovrana. Grazie anche all’ottimo mercato fatto in estate, Lautaro Martinez e compagni guidano la serie A, attenti a respingere tutti i tentativi di aggancio della Juventus. Grazie al secco 3-0 inflitto domenica al Napoli allo Stadio Maradona – con tanto di polemiche per il fallo dell’argentino su Lobotka da cui nasce la prima rete – i finalisti dell’ultima Champions League guardano tutti dall’alto dei loro 33 punti, frutto di 11 vittorie, due pareggi e 1 solo ko. Il rovescio è datato 27 settembre, 1-2 al Beppe Meazza con il Sassuolo.
Nel Gruppo D di Champions le cose vanno decisamente bene. Nerazzurri già qualificati agli ottavi, in testa al girone con la Real Sociedad a 11 punti. Se la squadra di Simone Inzaghi, il prossimo 12 dicembre tra le mura amiche battesse gli spagnoli, finirebbe prima nel girone; diversamente la differenza reti resterebbe a vantaggio degli ospiti. In Europa è +3 la differenza reti tra gol fatti (otto) e subiti (cinque). In campionato invece, il reparto offensivo è decisamente più produttivo. Sono 33 le marcature realizzate a fronte delle sole 7 incassate, ovvero miglior attacco e miglior difesa di tutto il torneo. Proprio nel reparto offensivo, nonostante il lungo ko di Marko Arnautovic, c’è un calciatore importante che sta trovando poco spazio e che a giugno avrebbe deciso di lasciare la Pinetina.
La composizione del reparto offensivo nerazzurro in estate ha registrato diverse evoluzioni. Accanto al capitano Lautaro Martinez, dopo l’addio da svincolato di Edin Dzeko al Fenerbache, Marotta e Ausilio credevano di poter schierare ancora Romelu Lukaku. Invece il belga è finito alla Roma ed i nerazzurri si sono ritrovati con il gioiello Marcus Thuram arrivato a parametro zero. Oltre all’ex Eintracht Francoforte, dal Bologna per 10 milioni è stato preso Aranutovic e quale quarta punta, dal Marsiglia, è tornato Alexis Sanchez, erede di Correa che ha fatto il viaggio inverso.
Per il cileno in questa stagione solo 125′ divisi in cinque match in campionato senza reti, mentre in Champions due le marcature in cinque spezzoni di gara, per complessivi 250′ disputati. El Nino Maravilla, soprannome dovuto anche i numeri straordinari con la nazionale, 51 reti in 155 gettoni, in Italia esplode con la maglia dell’Udinese che nel 2006 lo pesca nel Cobreloa, squadra cilena. Dopo il top registrato nel 2010-2011, 12 gol e 10 assist con i friulani, l’attaccante viene ceduto al Barcellona che sborsa per lui 26 milioni. Crescita continua e nel 2014 l’Arsenal versa ai catalani 42,5 milioni.
I Gunners quattro anni dopo lo cedono allo United per 34 milioni, nel 2019 ecco il prestito all’Inter. Nel triennio 2019-2022, i numeri meneghini dicono 109 presenze, 20 gol fatti e 3 trofei vinti. Prima del ritorno all’Inter, con il Marsiglia 14 reti e 3 assist in 32 gare di Ligue 1, 2 gol in 5 apparizioni in Champions, infine 2 sigilli in 4 match di Coppa di Francia. Sanchez a Milano pensava di avere più spazio, l’esplosione di Thuram jr e l’affidabilità fisica di Lautaro gli hanno tolto minutaggio. A giugno i saluti, possibile anche un ritorno in patria o in Argentina, dove ha vestito i panni del River Plate.
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