Albert Gudmundsson ha fissato gli obiettivi per il futuro della sua carriera: il messaggio inaspettato lanciato dal nuovo gioiello del Genoa.
Non è un caso che nelle ultime partite il Genoa abbia faticato di più e fatto peggio delle precedenti a livello di risultati. In campo infatti si sta sentendo la mancanza di Albert Gudmundsson, una delle grandi rivelazioni di questa Serie A ma attualmente infortunato. Nel frattempo il classe ’97 islandese, mentre cerca di accelerare il rientro in campo, ha lanciato un messaggio sorprendente per il suo futuro.
Dopo l’eliminazione agli ottavi di Coppa Italia, subita per mano della Lazio all’Olimpico, il Genoa dovrà preparare il prossimo impegno di campionato contro il Monza. Una partita importante per i rossoblù, reduci dalla sconfitta col Frosinone e dal pareggio con l’Empoli in un doppio scontro diretto, che sono pericolosamente scesi in classifica.
La zona retrocessione è ancora a distanza di sicurezza (cinque lunghezze di vantaggio) ma bisognerà al più presto ritrovare i tre punti per mantenere un cuscinetto rassicurante in chiave salvezza. La buona notizia per Gilardino è che per la sfida dell’U-Power Stadium dovrebbe tornare a disposizione Gudmundsson, il giocatore più talentuoso e miglior marcatore della squadra con 5 gol.
E’ abbastanza scontato che se dovesse continuare su questi standard, Albert Gudmundsson è destinato a lasciare il Genoa per fare uno step ulteriore nella sua carriera. A maggior ragione perché è scoppiato tardi (oggi ha 26 anni) e non può più permettersi di perdere possibili treni che passeranno sempre meno nella sua vita.
Dopo essere stato un grande protagonista della promozione in Serie A, segnando 11 reti in Serie B, il Grifone è già stato bravo a trattenerlo la scorsa estate ma probabilmente dovrà salutarlo a fine stagione. Uno scenario già scritto, che i tifosi sperano non si concretizzi già a gennaio (come era abituato a fare l’ex presidente Preziosi), ancora più verosimile dopo alcune dichiarazioni del diretto interessato.
In un’intervista rilasciata al quotidiano spagnolo “Marca”, Gudmundsson non ha fatto troppo giri di parole per confessare i prossimi obiettivi: “Il mio bisnonno ha giocato ad alto livello e, ovviamente, mi piacerebbe raggiungere quelle vette. Fin da bambino ho sognato di giocare in una squadra ‘top’ per lottare per i titoli e vincere la Champions League”.
Per la cronaca il bisnonno (suo omonimo) è considerato il primo calciatore professionista nella storia islandese e, oltre alle maglie di Arsenal, Rangers e Nizza, ha indossato anche quella del Milan. Nello specifico collezionò 14 presenze, segnando due gol, nella stagione 1948/49 e chissà che dopo oltre 70 anni suo nipote non possa fare lo stesso.
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