Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni durante ai Gazzetta Sport Awards in cui ha ringraziato Luciano Spalletti.
Il Napoli campione d’Italia, di fatto, è la delusione di questo in campionato. Il team partenopeo, infatti, è passato in pochi mesi dal grandissimo successo dello Scudetto, vinto dopo la bellezza di 33 anni, alla difficile situazione di quest’anno: dall’esonero di Rudi Garcia al ritorno di Walter Mazzarri.
Gli azzurri, infatti, sono quarti in compagnia della Roma di José Mourinho a ben 11 punti dalla vetta del campionato di Serie A, occupato ancora dall’Inter di Simone Inzaghi. Ad inizio dicembre, almeno di un’incredibile rimonta nella seconda parte del campionato, il Napoli si è di fatto già scucito dal petto il tanto agognato tricolore.
La squadra di Walter Mazzarri, dopo il ko rimediato domenica scorsa allo Stadio Diego Armando Maradona proprio contro l’Inter, è attesa dal match di venerdì sera dell’Allianz Stadium contro la Juventus. Tuttavia, prima della sfida al team guidato da Massimiliano Allegri, Aurelio De Laurentiis ha voluto ‘omaggiare’ il tecnico dello Scudetto, ovvero Luciano Spalletti.
Il patron partenopeo, esattamente nel corso della premiazione dei ‘Gazzetta Sports Awards’, ha infatti rilasciato queste dichiarazioni su Luciano Spalletti: “Devo ringraziarlo, perché è riuscito a modellare un gruppo di lavoro come pochi. Soprattutto perché gli avevamo tolti sei giocatori fondamentali alla fine del primo anno e li abbiamo sostituiti con degli altri”.
Aurelio De Laurentiis ha poi continuato il suo intervento: “Chiaramente, visti questi cambiamenti, ci potevano essere dei dubbi. Mi ricordo che mi dicevano di andare via e di prendere l’autostrada ‘A16’. Venivano anche in ritiro per fomentare contro di me le critiche per aver mandato via questi sei beniamini. Nel calcio facciamo alcuni errori di natura psicologica, perché ci sono alcuni giocatori, come il nostro capitano, che sposano l’idea ‘Napoli’ che non è solo un’idea di calcistica, ma un’idea di vita, di città, un’idea di partenopeismo che è come una dea che nasce dall’acqua”.
Le dichiarazioni del presidente del Napoli, dunque, si sono concluse in tal maniera : “Spalletti ha saputo coniugare dei personaggi che non conosceva e li ha fatti rendere al massimo. Questa è una città che aspettato lo Scudetto per ben 33 anni e, quindi, è una città che vorrebbe vincere lo Scudetto tutti gli anni. Ma questa città vince lo Scudetto della supremazia partenopea da secoli. Soltanto i francesi ci hanno annebbiato un po’i nell’Ottocento, poi il Nord con Cavour ci ha lo stesso. Mentre adesso si sta riprendendo notevolmente, grazie un po’ allo Scudetto e al nostro Sindaco, che è un illuminato ex Rettore ed ex Ministro, uomo brillante e, soprattutto, trasparente, questa è un virtù che in Italia manca mentre lui ce l’ha”.
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