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ALESSANDRO LUPI: “LOCATELLI IL CALCIATORE PIU’ FORTE A PADEL. DE ROSSI IN CRESCITA”

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Niccolò Matteucci

Alessandro Lupi, giornalista e conduttore di Sky Sport 24, ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva ai microfoni di TvPlay.it.

“LA NUOVA ERA DEL PADEL PREMIER” – La maggior quantità di denaro che circola non è sicuramente un elemento secondario. Quando ci fu il primo torneo in Qatar a Doha nell’aprile 2022 andai lì per realizzare una sorta di piccolo film, uno speciale di 13 minuti che peraltro  si trova ancora su Sky Sport on demand e lo chiamammo ‘A New Era’. Perché lo era ed ha portato il padel ad una dimensione successiva dal punto di vista dell’organizzazione e dei luoghi in cui si gioca a padel. Anche il tour adesso ha fatto benissimo e elevato sicuramente gli standard.

“GIOCATORI COME STAR” – Prendete quelle pinze quello che dico, all’inizio vedevamo un’organizzazione per certi versi un po’ più “pane e salame”. Le location erano carine, magari in riva al mare, o in mezzo a una piazza di un paese molto pittoresco, però poi si passava da quelle al Foro Italico, a Roland Garros, alla Madrid Arena o anche qui l’Allianz Cloud di Milano. Questo è un P1, non è un major ma per organizzazione e per location i giocatori sono entusiasti da questo punto di vista quindi è un’era nuova. Gli stessi giocatori si stanno a fatica quasi abituando ad essere qualcosa di diverso da quello che erano prima, stanno diventando delle star.

IL CALCIATORE PIÙ FORTE” – Ci gioco spesso e alcuni sono bravi. Nick Amoruso ha un bel braccio. Non mi fate dire chi è il più bravo sennò mi fate litigare! Anzi, mi sbilancio e vi dico che Thomas Locatelli è il più bravo. Anche Vincent Candela gioca bene. Uno che ha cominciato molto più tardi rispetto agli altri ma sta facendo dei veri passi da gigante però è Daniele De Rossi.

“DIFFERENZA TATTICA TRA PADEL E TENNIS” – La tattica è una componente talmente fondamentale in tutti gli sport. Sia nel padel che nel tennis diventa una partita a scacchi. Quando vedi un punto di padel che dura 3 minuti è perché nella sua testa il giocatore sta tre scambi avanti. È più tattico che tecnico.

“IL PADEL NON RAGIONA SUL SINGOLO” – Partiamo dal presupposto che se prendi quattro persone e le metti a fare una partita. La cosa più bella del padel è che già se prendi 4 persone gli metti la racchetta in mano e li metti su un campo bene o male già si possono divertire. Questo è il vantaggio enorme che ha questo sport con una curva di apprendimento così rapida rispetto ad altri. Quello che poi fa la differenza a un certo punto è iniziare a ragionare di coppia. Perché il padel non non ammette che si ragioni sul singolo. Sento gente dire “Io sono più forte di quello” o “Io ho battuto quell’altro”. Bisognerebbe dire “Io e il mio compagno, che siamo dello stesso livello abbiamo battuto quei due che sono a loro volta tra di loro sullo stesso livello”. Così bisognerebbe ragionare.

“BALESTEGUIN NON È IL GIOCATORE PIÙ SPETTACOLARE” – Belasteguin sicuramente è ancora l’uomo copertina del padel. Lui è un ’79, ha 44 anni. Ora ha annunciato che il 2024 sarà il suo ultimo anno, ma c’è un discorso che si può fare e rende molto bene l’idea. Non è il giocatore sicuramente più spettacolare, né quello che smasha meglio o che fa la volee più bella o la migliore uscita di parete. Non è un sacco di cose, ma alla fine è stato il numero uno per sedici anni. Ha un’intelligenza superiore. Questo è uno sport che adesso sta andando verso il vero e proprio professionismo, lui lo pratica davvero professionista da 20 anni.

“IL PROGETTO PER AVERE IL SINNER DEL PADEL” – Il progetto che stiamo portando avanti, che è stato mutuato dal tennis, è quello dell’Istituto di formazione Roberto Lombardi, quello che ha sfornato la generazione Sinner, Musetti, Arnaldi eccetera, nel tennis dopo circa 10-12 anni di lavoro. Quindi io penso che ci siano tutte le possibilità di vedere l’Italia tra le nazioni top del padel. Poi il fuoriclasse può nascere ovunque. Federer poteva nascere a Basilea a New York o a Canberra e quello effettivamente piove dal cielo, ma tutto il sistema lo costruisci in questo modo.

“SEPARAZIONE GALAN-LEBRON, FINCHÈ NON LA VEDO NON CI CREDO” – Il padel è uno sport di coppia con ranking individuale quindi c’è molta dinamicità, sembra che si possa andare in quella direzione, ma che Galan e Lebron si separino io finché non lo vedo non ci credo. Però potrebbe essere. Invece per quanto riguarda quegli altri due ragazzi, cioè Tapia e Coello, è difficile fare di più che vincere per sei mesi tutte le partite. Però credo che non abbiano ancora espresso tutto il loro potenziale. Uno è del ’99, l’altro del 2003 quindi non può essere questo il massimo di quello che possono esprimere. Sicuramente ne hanno ancora, abbiamo visto punti altissimi in questa stagione, ma ultimamente hanno preso due belle batoste da Lebron e Galante per esempio. Però Lebron e Galan al massimo sono veramente un Caterpillar che ti passa sopra e a livello di ritmo. Per cui credo che forse potremmo dire il contrario. Saranno Lebron e Galan che più di quello che hanno fatto non possono fare? Forse sì, è quasi impossibile stare così avanti per tanti anni e riuscire quando sono in giornata a dominare chiunque.

 

Niccolò Matteucci

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